La foto è inequivocabile, limpida nello sbatterci in faccia il fango della vicenda ucraina. Mostra la bandiera americana che sventola davanti all’ingresso del palazzo dei servizi segreti ucraini a Kiev, via Volodymyrska 33. Certo la cosa non può stupire più di tanto visto che il governo di Kiev ha in forza tre ministri stranieri, trovati ufficialmente da una società di cacciatori di teste appartenente a Soros, ma costituisce un elemento simbolico inequivocabile.
Tanto simbolico ed efficace nel raccontare la situazione che non appena la foto si
è diffusa in rete sono saltati fuori i disinformatori i quali hanno prima cercato di far credere che si trattasse della sede dell’ambasciata americana che invece occupa il fortilizio periferico che appare nella foto a destra. Poi di fronte alla palese insostenibilità della tesi hanno detto che sì, si tratta del palazzo dei servizi segreti ucraini, ma l’immagine con la bandiera Usa è stata fatta ad aprile in occasione della visita di un funzionario americano. Purtroppo la neve che appare sui cornicioni e che risalta ancor più evidente nel filmato riportato alla fine del post non può riferirsi a quel mese che tra l’altro è stato il più caldo del secolo con una temperatura media di 14,7 gradi. Mannaggia al riscaldamento globale.Certo che dopo aver cercato in tutti i modi di coinvolgere la Russia in sconfinamenti ed abbattimenti di aerei civili, certe gaffes dei servizi a stelle e strisce denunciano la rozzezza degli stessi unita a un’irrefrenabile tracotanza e senso di impunità mediatica.