È quanto riporta una fotografa olandese – che si trova sul posto – sul suo contatto twitter, riportando colpi di artiglieria e la presenza di mezzi pesanti. Il Consiglio di Sicurezza di Kiev informa che l’esercito intende riconquistare la zona, e che per questo ha lanciato un’offensiva nella regione. La conferma viene anche da una giornalista di Al Jazeera che riporta l’arrivo di una colonna militare ucraina sul luogo.
L’Osce, attraverso il suo responsabile della missione a Donetsk Alexander Hug, fa sapere che “la situazione di sicurezza sulla strada e sul sito del disastro è inaccettabile per una missione di osservatori disarmati”, e che gli esperti olandesi e australiani presenti sul posto hanno dovuto interrompere la missione.
Nel frattempo, come riporta il quotidiano “La Stampa”, il ministero della Giustizia dei Paesi Bassi informa che un team composto da 30 esperti olandesi è in viaggio per l’Ucraina dell’est. Tale missione è stata resa possibile, aggiunge il ministero, grazie ad un accordo raggiunto tra l’Osce e i miliziani filorussi. Delle 298 vittime del disastro aereo, 193 erano olandesi; da qui la premura del Paese di indagare personalmente su quanto avvenuto in quei luoghi.
L’esercito regolare ucraino ha iniziato a bombardare con una raffica di missili Gad le regioni controllate dai separatisti alle ore 5 locali (le 4 in Italia), iniziando dalla città di Dzerzhinsk. Lo riporta l’agenzia russa Ria Novosti, citando un portavoce militare. L’artiglieria delle truppe ucraine ha preso di mira anche Gorlovka, città a 20 km da Donetsk colpita da 5 esplosioni, e Debaltsevo. Quest’ultima località è molto importante da un punto di vista strategico, giacché situata su importanti vie autostradali e ferroviarie a metà tra Donetsk e Lugansk, le città “quartier generale” dei filorussi.