“Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori” recita uno dei versi più poetici e conosciuti di Fabrizio de André.
E così, dalla situazione di tensione tra Ucraina e Russia potrebbe venir fuori qualcosa di positivo almeno per l’ambiente. Vista la chiusura dei rubinetti da parte di Gazprom, il governo di Kiev ha deciso di puntare fortemente sull’eolico.
Secondo il nuovo Piano d’azione nazionale, l’obiettivo è quello di arrivare a 2.28 GW di potenza eolica installata entro il 2020. Un balzo del ben 500% a confronto degli attuali 410 MW.
Oltre all’eolico, il governo sembra a investire in tutte le rinnovabili, così da ridurre la dipendenza dalle importazioni. Se riuscisse raggiungere il traguardo, l’Ucraina ne guadagnerebbe anche dal punto di vista geopolitico.
Secondo Sergey Savchuk, presidente dell’Agenzia di Stato per l’efficienza e il risparmio energetico, il volume dell’investimento totale (ossia la somma di quelli esteri più quelli interni) dovrebbe raggiungere il tetto dei 4 miliardi di dollari.
Certo, resta d vedere come si risolveranno i problemi che attanagliano la parte orientale del Paese. Ad oggi comunque, si spera di arrivare all’11% di energia rinnovabile nel mix energetico ucraino al 2020, fatto che potrebbe permettere al Paese di abbattere il consumo di gas naturale del 50%.
[foto da wired.it]