di Giovanni Bensi
da MOSCA - La cella dove è rinchiusa l’ex premier dell’Ucraina, Julija Timoshenko, in una “colonia” a Kharkov risponde a tutte le norme e le esigenze europee di custodia. Lo dichiarato il servizio statale penitenziario in risposta alle accuse dei difensori della Timoshenko secondo cui essa verrebbe tenuta in condizioni “terribili”. “Queste parole non corrispondono in alcun modo alla realtà. La cella dove per il momento è custodita la Timoshenko insieme con un’altra detenuta ha una superficie di 37,5 metri quadrati” si legge in un comunicato del servizio penitenziario. Inoltre le autorità ucraine rilevano che la cella “è arredata con tecnica moderna, televisore, stufa a microonde, frigorifero. Vi è uno spazio separato per la preparazione dei pasti, un bagno, una doccia e una lavatrice, un WC, un bidet”.
A dimostrazione delle proprie affermazioni, il servizio penitenziario dell’Ucraina ha pubblicato sul suo sito ufficiale fotografie della cella dove soggiorna l’ex premier. I difensori della Timoshenko avevano anche lamentato che la cella si trova sotto costante video-osservazione. “Si continua a umiliarla e per 24 ore su 24 essa si trova sotto ininterrotto controllo. Ciò viene fatto per obbedire ancora una volta agli ordini di Viktor Janukovich e insultare la dignità del leader dell’opposizione ucraina. Possiamo anche rilevare che nella sua cella la luce rimane accesa per 24 ore ed è diretta proprio sopra il suo letto. Perciò Julija Vladimirovna (Timoshenko) non è riuscita a dormire per tre notti consecutive”. Lo ha dichiarato l’avvocato Sergej Vlasenko ai giornalisti martedì davanti alla “colonia”. Il servizio penitenziario spiega la presenza nella cella di strumenti di video-osservazione e dell’illuminazione ininterrotta con le esigenze delle norme edilizie nazionali per le carceri di isolamento istruttorio.