Posted 11 novembre 2013 in Russie, Slider, Ucraina with 1 Comment
di Giovanni Bensi
Unioni omosessuali e aumento dei prezzi per convincere gli ucraini a lasciar stare l’associazione con l’UE
Le molte facce della pressione psicologica. Il processo di integrazione europea porterà alla legalizzazione delle unioni omosessuali e a un vorticoso aumento dei prezzi. Ecco alcuni dei messaggi contenuti nei manifesti con cui il movimento politico extraparlamentare “Scelta ucraina” (“Ukrains’kyj vybir”, “Ukrainskij vybor”) ha riempito le strade di Kiev e soprattutto la metropolitana della capitale ucraina. E dietro ’Scelta ucraina’ c’è un putiniano doc: Viktor Medvedchuk, amico intimo del presidente russo (padrino al battesimo della figlia).
I sostenitori del Cremlino e dell’ingresso dell’Ucraina nell’Unione doganale tra Russia, Bielorussia e Kazakhstan usano quindi anche la carta dell’intimidazione psicologica per tentare di impedire che Kiev sigli un accordo di associazione e libero scambio con l’Ue a fine novembre. In uno dei manifesti ci sono degli omini blu stilizzati che si tengono per mano e delle donnine rosa che si tengono anch’esse per mano: le tanto temute unioni omosessuali che – secondo ’Scelta ucraina’ – l’Ue vorrebbe esportare nella repubblica ex sovietica. In un altro, un’etichetta con un prezzo di 19,99 grivne (meno di due euro) è sostituita con un’altra con un prezzo di 19,99 euro. Un altro manifesto presenta invece un segnale giallo triangolare di pericolo con al centro un punto esclamativo: “Associazione con l’Ue? Attenzione!”.
Nel frattempo, riparte la disputa sui prezzi delle importazioni di gas. Un altro inverno al freddo?
L’Ucraina ha bloccato l’importazione di gas dalla Russia dallo scorso venerdì a seguito di una disputa sul prezzo, secondo quanto riferiscono fonti industriali russe. Le esportazioni di gas verso l’Europa non avrebbero però finora subito interruzioni. ”Non ci sono forniture a Naftogaz da venerdì”, dice una fonte industriale. Un esponente di Gazprom dice che il transito di gas russo verso l’Europa via Ucraina prosegue senza problemi. “Tutte le richieste di export sono state esaudite”, sottolinea.
Foto: Vybor.ua
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