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UCRAINA: Sommario di una crisi, per capire cosa succede

Creato il 07 marzo 2014 da Eastjournal @EaSTJournal

Posted 7 marzo 2014 in  with 0 Comments

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È cominciata con una protesta per la mancata firma dell’accordo di associazione tra Unione Europea e Ucraina, ma il malcontento covava sotto la cenere da molto tempo. Sono seguiti i cortei, le molotov, i cecchini, i morti, la fuga del presidente Yanukovich e il nuovo governo. Ci hanno detto che erano europeisti e democratici, poi nazionalisti ed estremisti, infine fascisti e autoritari: ma cosa è successo davvero in piazza Indipendenza e quali sono le ragioni e le anime della protesta? Poi è venuta la Crimea, con le truppe paramilitari senza mostrine, l’intervento di Mosca, la reazione occidentale e le opposte propagande. East Journal ha cercato di essere equidistante, seguendo le vicende e spiegando cosa succede. Chi ci leggerà con attenzione vedrà che non siamo tifosi né dei russi, né degli euro-atlantici. Proponiamo i nostri migliori articoli di analisi e commento per aiutare il lettore a farsi un’idea. Un’idea sua.

I FATTI E LE ANALISI

UCRAINA: Cosa sta succedendo? Il punto della situazione e le chiavi di lettura possibili - articolo che riporta e cerca di analizzarli da più punti di vista, partendo dall’inizio delle proteste fino alla fuga di Yanukovich. Per capire chi c’era in piazza e quali sono le ragioni profonde della protesta e per farsi un’idea degli interessi internazionali in gioco. (26 febbraio 2014)

Crisi in Crimea, riassunto dei fatti – articolo che elenca i soli fatti, dal 26 febbraio in poi, in merito alla crisi in Crimea. In costante aggiornamento.

Cosa succede in Crimea, tra propaganda etnica e retoriche umanitarie. Qualche spiegazione - articolo di analisi sugli eventi in Crimea, in cui si ragiona sulla legittimità dell’intervento russo e sulle diverse propagande messe in atto dalle parti in causa. (6 marzo 2014)

ALTRE RAGIONI 

La lotta tra gli oligarchi alla base delle proteste? (Giovanni Catelli) – gli oligarchi sono i veri padroni dell’economia e della politica ucraina e sono in costante lotta tra loro. Una lotta non convenzionale, condotta con mezzi criminali e l’appoggio della mafia locale. Alla base di questa crisi c’è anche la sfida tra gli oligarchi.

Economia e politica, un mix esplosivo (Pietro Rizzi) – l’Ucraina è un paese al collasso, sull’orlo della bancarotta. Facile preda, quindi, per le opposte potenze euro-atlantica e russa. L’elemento economico è importante per capire la crisi ucraina. L’Unione Europea, il Fondo monetario internazionale, il Cremlino, fanno la gara a chi offre di più ma in cambio vogliono precise garanzie politiche. (4 marzo 2014)

GLI ANTEFATTI – CRIMEA

La Crimea contesa tra Mosca e Kiev (Gregorio Baggiani) – la contesa per la Crimea è una vecchia storia. Già nel luglio scorso Gregorio Baggiani, ricercatore presso la cattedra di Storia all’Università di Roma Tre, cercò di spiegare la situazione prefigurando la separazione della penisola (9 luglio 2013)

GLI ANTEFATTI – UCRAINA

Condannata la Timoshenko, un processo (non solo) politico (Matteo Zola) – le vicende politiche ucraine sono turbolente dal 2004, anno della Rivoluzione arancione. Ma fu davvero una “rivoluzione democratica”? e Yulia Timoshenko, condannata al carcere dal regime di Yanukovich, è davvero innocente? Il quadro di un paese dove bene e male, giusto e sbagliato, si fondono. (29 agosto 2012)

Chi coltiva l’orto di casa. Considerazioni sul viaggio a Est di Hillary Clinton (Giovanni Catelli) – nel 2010 l’allora Segretario di Stato americano, Hillary Clinton, intraprese un viaggio diplomatico per i paesi di quello che Mosca ritiene essere il suo “orto di casa” palesando gli interessi di Washington per l’area. Interessi e promesse, spesso non mantenute. (16 lugilo 2010)

SCENARI E OPINIONI

Scenario jugoslavo per l’Ucraina? A rischio l’integrità del paese (Giorgio Fruscione) – un’analisi comparata di alcuni elementi che accomunano le vicende della Jugoslavia in disfacimento, che si sarebbe poi annientata nella guerra, e quelle dell’Ucraina di oggi. Scritto prima dell’invasione russa in Crimea. (27 febbraio 2013)

La protesta del “nazionalismo civico”. Ma non tutto il paese scende in piazza (Matteo Zola) – le manifestazioni pacifiche per la cacciata di Yanukovich rappresentavano la punta dell’iceberg di un malcontento diffuso e radicato fin dai tempi della Rivoluzione arancione. Tuttavia non tutto “il popolo ucraino” era contro Yanukovich, e la piazza non rappresentava il paese intero. (5 dicembre 2013)

Europeismo e democrazia non c’entrano niente. Basta con l’informazione a metà (Matteo Zola) – dopo le prime manifestazioni, le proteste a Kiev hanno cambiato volto entrando in una nuova fase. Una fase che più nulla aveva a che vedere con l’europeismo o le istanze democratiche, malgrado i media main-stream dicessero altro. (24 gennaio 2014)

PER SAPERNE DI PIU’

UCRAINA: Terra di confine, un viaggio tra oriente e occidente. Intervista a Max Di Pasquale – “Terra di confine” è il titolo del libro di Massimiliano Di Pasquale, giornalista esperto di Ucraina. Un titolo che tradisce fin da subito il problema: in Ucraina il confine tra est e ovest è mobile, non definito. In questo incontro tra oriente e occidente sta l’anima vera del paese. (4 luglio 2012)

A MARGINE

LETTONIA: La minoranza russa è discriminata. Ma bisogna pur difendersi (Matteo Zola) – in Lettonia un partito russofilo finanziato da Mosca chiede l’indipendenza di una regione a maggioranza russa. Quando il finto umanitarismo tradisce ambizioni egemoniche.

La guerra tra Russia e Georgia, un conflitto mai finito. (Michael Biasin) – Il conflitto russo-georgiano del 2008 è un esempio di come la Russia sia pronta a usare le armi per tutelare i propri interessi. Quel conflitto scoppiò a causa di un delicato e fallimentare intreccio politico tra Georgia e Stati Uniti. Mosca, anche in quel caso, giocò la carta delle popolazioni russofone da difendere.

Tags: colpo di stato, Crimea, crisi ucraina, imperialismo, invasione, proteste, rivoluzione, Ucraina Categories: 


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