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UEFA Champions League Final (by Teo85)

Creato il 27 maggio 2013 da Simo785

UEFA Champions League Final (by Teo85)

Londra, 25 Maggio 2013

Bayern Monaco – Borussia Dortmund = 2 – 1 (60′ Mandzukic (BM); 67′ Gundogan rig. (BD); 89′ Robben (BM))

Bayern Monaco: Neuer, Lahm, Boateng, Dante, Alaba, Javi Martinez, Schweinsteiger, Robben, Muller, Ribery (L. Gustavo), Mandzukic (Gomez).

Borussia Dortmund: Weidenfeller, Piszczek, Hummels, Subotic, Schmelzer, Bender, Gundogan, Blaszczykowski (Schieber), Reus, Grosskreutz, Lewandowsky.

Il Tempio del Calcio Mondiale, lo Stadio di Wembley, è stato il palcoscenico del trionfo targato Bayern Monaco. Vittoria francamente prevedibile, ma mai scontata, per la compagine che quest’anno ha espresso senza alcun dubbio il miglior calcio d’Europa.

A Londra va in scena il derby tedesco fra Bayern Monaco e Borussia Dortmund, l’ennesima sfida quest’anno fra le due squadre, che si ritrovano per l’ultimo atto di una battaglia epica circondati da un tifo caldissimo ed estremamente corretto.

La partita inizia, ma si vede fin da subito che la posta in gioco è altissima, e quindi a dominare è la prudenza,mascherata da tatticismi studiati al dettaglio dagli allenatori. Il primo brivido lo regala il polacco Lewandowsky allo scoccare del quarto d’ora di gioco: gran botta da fuori che trova

pronto il portiere bavarese Neuer, che devia il pallone in calcio d’angolo. Sul proseguire dell’azione è di nuovo Neuer che tiene in piedi la baracca compiendo  un autentico miracolo su conclusione ravvicinata di Marco Reus. Il Bayern Monaco si rende finalmente pericoloso al 25′ quando Mandzukic impegna Weidenfeller con  un colpo di testa calibrato e deciso. Poi inizia lo show in negativo del tanto atteso Arjen Robben: prima, alla mezz’ora, si fa deviare il tiro in angolo da 

Weidenfeller, poi cinque minuti dopo, non serve il compagno Mandzukic, libero al centro dell’area, calciando goffamente; e infine al minuto 43, quando elude ancora una volta la difesa giallonera

salvo poi calciare sul viso di Weidenfeller la terza occasione capitatagli sui piedi nell’arco di dieci minuti.

Si va dunque al riposo con il risultato fermo sullo 0 a 0, con i portieri che si dividono la palma del migliore in campo, mentre su Robben scende già qualche fischio impietoso.

Nella ripresa nessun cambio, ma al 15′ Ribery si accende e serve in profondità Robben che trova il fondo e serve un cross al millimetro per l’implacabile Mandzukic, che a pochi passi dalla porta non può sbagliare. 1 a 0 Bayern e palla al centro. Palla che cinque minuti dopo manca clamorosamente Dante, che in area bavarese centra Reus in maniera scomposta. Calcio di rigore ma niente cartellino per il difensore brasiliano, graziato dall’arbitro che non lo manda anticipatamente sotto la doccia in quanto già ammonito in precedenza. Gundogan si presenta dal dischetto e con magistrale freddezza spiazza Neuer per  l’1 a 1.

Ed è anche il momento in cui termina la partita del Borussia Dortmund, che lascia spazio e gioco al Bayern Monaco. Minuto 26, diagonale di Muller  che supera Weidenfeller, ma Robben, pronto per il tap-in vincente viene anticipato miracolosamente da Subotic che mette in calcio d’angolo. Poco dopo gran conclusione da fuori di Alaba ma altrettanto ottima risposta del portiere del Dortmund.

Nessun cambio e partita che si sta avviando verso i tempi supplementari quando Arjen Robben decide, finalmente, di scrollarsi di dosso la pesante etichetta di perdente di lusso: palla filtrante di Ribery appena dentro l’area, Robben salta Hummels e spiazza con un rasoterra Weidenfeller per quella che è la rete che decide la finale. Iniziano solo ora le girandole di cambi, ma non servono a nulla perchè dopo quattro minuti di recupero l’arbitro fischia la fine.

Il Bayern Monaco dunque si riscatta dalla terribile serata dell’Allianz Arena dello scorso anno, quando si arrese ai rigori al Chelsea targato Drogba e Di Matteo.

Giusto verdetto, soprattutto per i talenti che la squadra bavarese ha in rosa, e magnifico congedo del condottiero Jupp Heynkes dal mondo del calcio.

Al Dortmund vanno comunque onore e complimenti, per il gioco espresso, e il Mago Klopp potrà certo rifarsi già dalla prossima stagione, anche se dovrà meditare sulla “dimenticanza” colpevole vista sui mancati cambi, che avrebbero di certo rinvigorito il gioco e la corsa dei gialloneri. 

Capitan Lahm può dunque alzare al cielo di Londra la tanto attesa e meritata Coppa. Ora sotto con la gestione Guardiola, che avrà l’arduo compito di migliorare, per quanto possibile, una squadra già superiore a tutte le altre compagini europee.

Bellissima l’esultanza, dapprima rabbiosa, e poi di gioia immensa, dell’olandese Robben sotto la curva biancorossa. Il fantasista può finalmente festeggiare un trofeo importante dopo finali perse dolorosamente. 

Adesso i bavaresi cercheranno la tripletta di trofei, dopo aver vinto campionato e Champions. Servirà la vittoria nella finale di Coppa di Germania che li vedrà contrapposti allo Stoccarda. Ma se dovesse farcela, il Bayern Monaco consegnerebbe alla storia una stagione straordinaria e indimenticabile.


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