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UEFA Europa League Final – Amsterdam 2013 (by Superflaz)

Creato il 17 maggio 2013 da Simo785

UEFA Europa League Final – Amsterdam 2013 (by Superflaz)

Chelsea – Benfica  2-1  (Torres 60’, Cardozo 68’, Ivanovic 93’)

Amsterdam Arena, maggio 2013, dopo un anno dal trionfo in Champions League il Chelsea alza un altro trofeo europeo, l’Europa League. E come un anno fa, decisivi sono stati i minuti finali. Se all’Allianz Arena i Blues riagguantarono un insperato pareggio, ieri sera all’Amsterdam Arena hanno conquistato la vittoria dopo una partita decisamente equilibrata. Il Benfica, invece, non riesce a sfatare la maledizione lanciata da Bela Guttmann dopo la seconda vittoriosa finale in Coppa dei Campioni nel 1961, quando, non ricevendo un aumento di stipendio negatogli dalla stessa società, andandosene disse: “« Da qui a cento anni nessuna squadra portoghese sarà due volte campione d’Europaed il Benfica senza di me non vincerà mai una Coppa dei Campioni o finale europea”. E così è stato, da allora il Benfica ha perso la bellezza di tutte le finali europee disputate, compresa quella di mercoledì sera. L’altra sera i lusitani ci hanno provato in tutti i modi, all’inizio hanno schiacciato il Chelsea nella sua metà campo, sbagliando, però, troppo in fase conclusiva; riuscivano sempre a raggiungere l’area inglese, complici anche delle sbandate difensive, ma, al momento di finalizzare, sparavano a salve, in bocca a Cech oppure in curva. Piano piano il Chelsea iniziava a mettere fuori la testa dal guscio e, trovati i giusti assetti difensivi, alzava il baricentro dando vita ad una partita davvero equilibrata. Il primo tempo si concludeva giustamente in parità, ma sullo 0-0. La ripresa si apre di nuovo nel segno del Benfica, che però fatica a segnare, anche perché il gioco risulta un po’ macchinoso, infatti per raggiungere l’area avversaria sono sempre costretti ad una fitta rete di passaggi. Al Chelsea, invece, di passaggio ne basta uno e  dopo 15 minuti, da uno scatto in profondità di Fernando “El Nino” Torres, servito alla perfezione da un tocco di prima di Juan Mata, si materializza il vantaggio per i Campioni d’Europa in carica, dopo che la punta spagnola riesce anche a saltare il portiere Artur in uscita. Il goal non stordisce più di tanto gli uomini di Jorge Jesus, che continuano a tessere gioco e trame offensive, e dopo soli 8 minuti dallo svantaggio riescono a riagguantare il pareggio. Pareggio arrivato su rigore concesso dall’arbitro olandese Kuipers per un ingenuo fallo di mano in area commesso da Azpilicueta. Oscar Cardozo dal dischetto non perdona e sigla il 1-1, senza però riuscire ad esultare a causa di un crampo. La partita si vivacizza, Cech salva con un prodigioso intervento su conclusione dello stesso Cardozo, Luisao con uno splendido tackle salva su Ramires lanciato a rete, mentre la traversa grazia il Benfica su tiro dell’intramontabile Frankie Lampard. La partita a questo punto sembra filare dritta sui binari dei tempi supplementari, quando Ramires ad una manciata di secondi dal termine si procura un calcio d’angolo, lo batte il solito Mata, che con una pennellata delle sue imbecca il perfetto stacco di testa di Branislav Ivanovic, che con una specie di palombella lascia immobile l’incolpevole Artur siglando il goal del vantaggio. Il Benfica si getta alla disperata in avanti e negli ultimi 30 secondi riesce quasi a pareggiare, non fosse per lo stupendo salvataggio di Gary Cahill davanti alla porta. Non c’è più tempo, l’arbitro fischia tre volte e la festa Chelsea può iniziare, con il trofeo alzato ancora in concomitanza, come la Champions League l’anno passato, da Lampard, capitano del match, e da Terry, capitano del Chelsea, ma assente per infortunio e non per squalifica come l’anno scorso. Per il Benfica, invece, il rammarico della troppa imprecisione in fase conclusiva e della disattenzione negli ultimi istanti di gioco, dove si dovrebbe mordere su ogni pallone. Ora la maledizione di Guttmann sembra davvero un pesantissimo fardello da portare per tutto il calcio portoghese. L’Europa League ritorna il prossimo anno, con nuove emozionanti partite ricche di goals e di spettacolo e con sempre nuovi talenti da lanciare nel vecchio continente.


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