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Ulassai, Peccioli e il nostro masochismo

Creato il 24 luglio 2010 da Zfrantziscu
di DedaloNur
Sarà la vicinanza a Pisa e alla sua famosa università, ma Peccioli pur essendo un piccolissimo centro, non si guadagna le pagine dei giornali grazie a delittuosi e voluttuosi fatti di cronaca, ma soltanto per le sue virtuose politiche di green economy. Di recente è comparso nelle pagine del Corriere della Sera per una sfilata realizzata in quella che viene definita la discarica più tecnlogicamente avanzata ed efficiente del mondo; basata sulla tecnologia sperimentale della dissociazione molecolare. Si tratta di una storia ormai decennale. È dal 1997, come racconta orgogliosamente il sito della Belvedere S.p.a che la discarica fu trasformata da problema in opportunità economica: il nuovo sistema dovrebbe infatti produrre energia. Nel frattempo, a questa iniziativa si è aggiunto “Un ettaro di cielo”. Si tratta della realizzazione di un parco fotovoltaico in comproprietà al Comune e alla Belvedere S.p.a che a sua volta racimolò il capitale necessario da investire tramite l'azionariato popolare diffuso. L'intento è di evitare alle singole famiglie i timori e tremori del forte investimento inziale, le lungaggini burocratiche che l'installazione di un pannello fotovoltaico comporta. La ricaduta sperata è quella d'incentivare la filiera del fotovoltaico, i c.d. green jobs, e non da ultimo, eliminare la bolletta energetica italica: la più alta in Europa. A giudicare dai dati forniti dalla Belvedere quest'ultimo obbiettivo pare sia già stato raggiunto. La Belvedere ad oggi, produce circa 10.000.000 di Kwh pari al fabbisogno di 3.500 famiglie quando il comune in sè è di soli 5.000 abitanti, quindi se ipotizziamo 4 menbri per nucleo, 1250 famiglie. Ma il bello è che entro i prossimi due anni e senza ulteriori investimenti il sistema Belvedere a regime, dovrebbe produrre 17.000.000 di Kwh, pari al fabbisogno di 5.800 famiglie, quindi, oltre tre volte il fabbisogno di Peccioli.
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