Ulisse esplora in questa puntata luoghi di straordinaria bellezza, dove sono custoditi capolavori assoluti realizzati dai piu’ grandi artisti del passato: i Musei Vaticani e la Basilica di San Pietro. Alberto Angela ci offre il modo di ammirare opere di valore inestimabile raccolte dai Papi o direttamente commissionate da loro.
La percezione di meraviglia accompagna il visitatore nell’esplorazione di ampi spazi, dall’abbraccio del porticato della piazza S. Pietro che ruota attorno all’obelisco, agli interni della Basilica di S. Pietro, la più grande al mondo, caratterizzata dalla mole della cupola michelangiolesca, agli spazi definiti da un’ambientazione rinascimentale e



Iniziamo dal cortile dei Musei dove troviamo una pigna di bronzo dell’epoca romana di proporzioni immense poi entriamo in varie sale: una splendida biga trainata da due cavalli, datata I secolo d.C., la galleria delle statue dove sono allineati busti di imperatori e volti romani, la galleria delle carte geografiche lunga 120 metri che raccoglie 40 enormi carte geografiche dettagliate di tutte le regioni italiane e dei possedimenti della Chiesa, la Sala Rotonda dove si trova un colossale bacile di porfido rosso trovato nella Domus Aurea, la scala elicoidale di Donato Bramante, per secoli utilizzata dai papi che la percorrevano in carrozza, essendo composta da minuscoli gradini che praticamente danno la sensazione di non esistere e di trovarsi su una rampa.
Procedendo possimo ammirare gli arazzi e gli affreschi di Raffaello e la maestosa Cappella Sistina con gli affreschi di Michelangelo. La cappella della meraviglie, uno dei più grandi tesori d’arte di tutti i tempi, uno dei capolavori più celebrati al mondo. È l’ultima sala del tour nei Musei Vaticani ed è il tesoro più ambìto dai milioni di turisti che ogni anno giungono da tutto il mondo per ammirarla. Uno scrigno di arte e un luogo molto significativo per la cristianità, fortemente voluto da Giulio II che insistette con Michelangelo perché ne riaffrescasse la volta, e che riuscì a compiere quell’immenso miracolo artistico completamente da solo! Un lavoro solitario e tormentato che durò quattro lunghissimi anni, costretto per ore a stare sull’impalcatura, illuminato solo dalla luce delle candele, in una posizione scomodissima, disteso, o in piedi con le braccia sempre alzate e gli occhi fissi al soffitto. Immaginiamo i crampi e la sofferenza per la vista, che rimase gravemente compromessa, senza contare il

Grandi opere, frutto del

Ulisse ci ha permesso un tour della bellezza in chiave cristiana, un lungo ed emozionante viaggio nella storia e nella creatività dell’uomo.




