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Ulisse ospita Carlo Magno

Creato il 22 aprile 2014 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

Ulisse_Rai-3Il viaggio di Alberto Angela nel suo: Ulisse, il piacere della scoperta, ci porta a conoscere un personaggio assoluto della storia, considerato uno dei padri dell’Europa moderna. Si tratta di Carlo Magno.

Un uomo che ha avuto una vita avventurosa, segnata da avvenimenti che hanno cambiato il volto della storia. Chiamato “Magno, il grande”, sovrano di Franchi e Longobardi, è riuscito a creare un impero, chiamato “sacro”. Il biografo di corte, Eginaldo, per non  lasciare che “un grande cada nell’oblio“, dopo la sua morte, mise per iscritto tutto quello che aveva visto e vissuto alla corte di Carlo.

Questo grande sovrano durante il suo lunghissimo regno, dovette affrontare una moltitudine di problemi sia interni che esterni. Aveva 31anni quando iniziò la conquista dell’Europa…

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C’erano due fratelli, Carlomanno e Carlo, figli di Pipino detto il Breve. La loro rivalità è nota. La causa, fu l’eredità paterna, che divise il  regno, dando a Carlomanno il centro e il meridione della Francia e tutto intorno, come un anello, a Carlo, creando un’inevitabile diatriba tra i fratelli. Su entrambi, vigilerà sempre, la madre: Bertranda. Cominciando dai loro matrimoni, orditi per mettere fine all’ostilità con i longobardi.

Durante una rivolta, contro i ribelli di Aquitania, il tradimento di Carlomanno, che lascerà solo Carlo durante la battaglia, acuirà il loro rancore ma, permise, grazie alla vittoria, di far diventare Carlo, capo indiscusso dell’esercito, e di annettere, aggiungendo gli Aquitani all’eredità paterna, e dando così inizio al suo dominio.

La morte improvvisa e misteriosa dell’odiato Carlomanno, consente a Carlo di invadere i suoi stati e di ripudiare, l’ormai inutile moglie, figlia di Desiderio, re dei Longobardi: Ermengarda, resa leggendaria da Alessandro Manzoni nel suo Adelchi. ” Sparse le trecce morbide sull’affannoso petto“…

Desiderio allora accolse nella sua corte la vedova e gli eredi di Carlomanno. Matrimoni e alleanze erano solo delicate tattiche opportunistiche. Carlo si proclama re dei Franchi e dichiara guerra a Desiderio

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. Attraversa con il suo esercito e con la sua famosa “cavalleria corazzata” le Alpi e si impossessa di tutta l’Itaia settentrionale, arriva a Pavia, capitale del regno longobardo, la assedia e attende la capitolazione. Poi si proclama re dei Franchi e dei Longobardi. Ma la pace è ancora lontana.

All’epoca,  i ducati erano spesso in lotta tra loro, il timore del Papa era che un condottiero avrebbe potuto unificarli e sopraffare definitivamente Roma. Ecco perchè il Papa aveva cercato un rapporto con i franchi, considerandoli il più forte dei difensori della Chiesa. Un’alleanza tra Roma e i Franchi carica di interessi.

I franchi sono un popolo bellicoso, che si nutre di guerra,e sono abituati a vincere. Carlo regnerà 46 anni, tutti passati sui campi di battaglia.

Ildegarda, la sua terza moglie, gli resterà al fianco 11anni, dandogli ben 9 figli di cui 4 maschi. Alto, con occhi grandi, un lungo naso, robusta struttura ossea, con un eccellente stato di salute e un buon appetito, visto che consumava pasti di almeno 4 portate. Ebbe in tutto 3 mogli e 20 figli, negli ultimi anni si dedicò a numerose concubine.

Non c’era solo il prob

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lema longobardo, anche i sassoni erano in continua ribellione, per difendere la loro libertà. Dovevano essere sottomessi all’unica luce di Cristo. Poi i mussulmani e la lunga campagna di Spagna che diede vita a tanti poemi italiani e francesi e tanti eroi epici. Il più famoso, il celebre Orlando, innamorato e furioso e fu all’origine anche dell’opera dei Pupi siciliani. L’impero franco, vittoria su vittoria, raggiunse dimensioni mai viste diventando sempre più forte.

Finalmente dopo una vita passata di guerra in guerra, nel mattino di natale dell’anno 800 con l’incoronazione da parte del Papa a imperatore dei Franchi e dei Longobardi può finalmente scegliersi una dimora: Aquisgrana e dedicarsi alla cultura che conobbe una vera rinascita. Un’opera grandiosa se si pensa ai tempi in cui visse, tempo di barbarie e di ignoranza. Riforme monetarie, agricole, istruzione, la scrittura, con l’invenzione di caratteri più semplici e facili da leggere, e politica.

Prima viene il conoscere, poi il fare” è il suo motto.

Non è soltanto per la formazione dell’impero che Carlo è stato soprannominato Magno. La sua azione ha profondamente inciso sul corso della storia grazie alle riforme che sono state fondamentali per tutta l’Europa. Muore all’età di 70 anni, sepolto nella città di Aquisgrana. Una delle figure più popolari e note della storia, fu un re assetato di potere o un re molto devoto? Sicuramente fu un uomo che ha segnato un’epoca. Consapevole della vastità del suo impero, lo lascia in eredità ai suoi figli. Ma nessuno dei suoi successori riuscirà a continuare l’opera che il grande imperatore aveva iniziato.

Oggi, che i popoli del nostro continente sono avviati all’integrazione in un’Europa sovranazionale, la figura di Carlo Magno risulta sorprende

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ntemente attuale e Alberto Angela ci ha conseganto un  racconto televisivo avvincente ericco di sorprese come è stata la vita del grande sovrano.


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