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Uliveto e Rocchetta 'acque della salute'? Giurì censura pubblicità

Creato il 03 maggio 2013 da Informasalus @informasalus


acqua

Ingannevoli le pubblicità delle acque minerali Uliveto e Rocchetta che usano da anni la frase “acque della salute”: è scorretto utilizzare una frase del genere come scorretto è il richiamo alla prevenzione di alcune malattie, come l’osteoporosi. Lo ha deciso il  Comitato di controllo del Giurì dell’Istituto di autodisciplina pubblicitaria su segnalazione de Il Fatto Alimentare. La società Cogedi ha interrotto le campagne in corso.
Il messaggio, apparso su diversi quotidiani come La Sicilia, il Corriere della sera e la Repubblica, risulta ingannevole perché attribuisce in modo del tutto improprio proprietà nella prevenzione e nella cura di malattie, ad esempio l’osteoporosi e o la calcolosi urinaria. Anche il riferimento nel messaggio alla Federazione Italiana Medici di Famiglia (F.I.M.M.G.) risulta arbitrario perché si tratta un’associazione di natura sindacale che “attribuisce alle promesse pubblicitarie il vaglio di un riscontro scientifico inducendo il pubblico a fare affidamento su qualità curative dei prodotti che essi non possiedono”.
Anche lo slogan “acque della salute” è ingannevole perché lascia intendere che Uliveto e Rocchetta siano prodotti “specificamente utili per la prevenzione e la cura di malattie”. Secondo la sentenza si tratta di indicazioni salutistiche che “non hanno trovato esplicita autorizzazione ministeriale e sono quindi anche sotto questo profilo improprie”. La scritta “acque della salute” non potrà più essere utilizzata nella pubblicità.
Il Fatto Alimentare ricorda che la frase “le acque della salute” è stata giudicata ingannevole in una sentenza del Giurì del  2004 , perché attribuiva alle due minerali un requisito di superiorità rispetto alle altre marche che non esiste. I manager di Rocchetta e Uliveto hanno continuato ad utilizzare lo slogan togliendo l’articolo “le”, ma il meccanismo non ha funzionato.


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