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Ultimamente Leggiamo - Piccole Donne : una famiglia tutta al femminile.

Creato il 11 giugno 2011 da Lalenene @Irene_Marziali
Siamo giunte all'ultimo approfondimento letterario su questo libro che come sapete inizialmente non ci ha convinte, ma che poi si è rivelato tutt'altro che infantile e scontato. Ce ne eravamo dimenticate uno, nascosto negli angoli bui della blogosfera e che ci era sfuggito dalla mente. Ed eccolo, ve lo riproponiamo quest'oggi, prima di passare ad un nuovo libro. Negli ultimi giorni abbiamo avuto vari problemi e siamo state poco presenti, ci scusiamo ancora per questo. In compenso abbiamo avuto modo di leggere e apprezzare tantissimo, come sempre, i vostri commenti e ve ne ringraziamo tanto. E' stato bello vedere che anche per tante di voi Piccole Donne è un libro caro, che appartiene alla nostra infanzia-adolescenza ma che ci è rimasto nel cuore e che in fondo amiamo ancora molto. Ed ora, bando alle ciance e parliamo di cose serie, si fa per dire.Ultimamente Leggiamo - Piccole Donne : una famiglia tutta al femminile.In Piccole Donne ci troviamo ad entrare in una famiglia dove l'elemento maschile è completamente assente, non solo dal punto di vista fisico, visto che il padre è lontano per fare il cappellano in guerra, ma anche dal punto di vista emotivo e mentale: quattro figlie femmine cresciute solo dalla madre e dalla governante Anna. L'elemento maschile è del tutto estraneo a questo nucleo famigliare, tanto che quando una delle protagoniste ne viene a contatto la cosa non è mai vista in maniera del tutto positiva e da parte di una o più sorelle nasce sempre una certa ritrosia. Le ragazze non parlano mai tra loro di ragazzi o del loro futuro al di fuori della famiglia, se non Meg e Jo quando l'argomento matrimonio viene toccato da altri. Il primo individuo maschile con cui vengono a confronto è Laurie: benché Jo desideri fortemente fare amicizia con il ragazzo, Meg tenta delicatamente di frenarla, Beth ha delle difficoltà a relazionarsi con il vecchio signor Laurence ed essi vengono accettati lentamente, solo a piccoli passi e con il passare del tempo. E vengono universalmente accettati perché non in età da sposare le ragazze. Laurie è infatti ancora un ragazzino, sia come età (16 anni) che come maturità, il signor Laurence è invece un uomo anziano. La situazione cambia radicalmente quando avviene un contatto con uomini in "età da matrimonio" (che strano usare al maschile questa espressione!): quando Meg va alla festa viene messa in ridicolo dalle amiche e considerata come tutte le altre ragazze.  "Molto irritata Meg si fermò vicino a una finestra per rinfrescare le guance infuocate (…) passò vicino il maggiore Lincoln, e poso dopo sentì che diceva alla madre: "L'hanno proprio ridicolizzata, questa fanciullina. Volevo che tu la vedessi , ma è completamente sciupata. Questa sera è soltanto una pupattola."" -Sta venendo Ned Moffat. Che cosa vuole?- chiese Laurie aggrottando le sopracciglia nere, come se non trovasse affatto un piacevole diversivo alla serata la presenza del suo giovane ospite. - Ha scritto tre volte il suo nome nel mio carnet di ballo e viene a prendermi per ballare, credo. Che noia! - disse Meg (…) Non ebbe più modo di parlare fino all'ora di cena, quando la vide bere champagne con Ned e il suo amico Fisher che si comportavano da 'idioti'" (Capitolo 9)Ultimamente Leggiamo - Piccole Donne : una famiglia tutta al femminile. È vero che in questo episodio molto del malumore di Meg è dovuto al sentirsi ridicolizzata dalle amiche e in imbarazzo per come è vestita, ma sicuramente non segna in modo positivo l'incontro con l'altro sesso. Altro punto critico è nel rapporto di Jo con Brooke. La famiglia, o meglio il gruppo sorelle-madre, ha in sé un equilibrio magico e unico, tale che il solo pensiero che possa essere toccato crea in Jo un forte senso di gelosia, quasi vicino al panico e all'incomprensione totale di quanto accade. Meg, dal carattere più mite e più matura, accetta l'amore sincero e dolce di Brooke, Beth e Amy sono piccole e non riescono a comprendere le conseguenze dell'evento sul loro nido protetto e sereno, ma Jo ne rimane sconvolta e fa fatica ad accettare la cosa. Già da quando Laurie le rivela che Brooke ha un guanto che Meg credeva di aver perso: " - (…) so dov'è il guanto di Meg.- Tutto qui? - disse Jo delusa; ma Laurie accennò di sì ammiccando con aria misteriosa. - Ce n'è abbastanza, per il momento, quando ti dirò dov'è. - E dimmelo allora. Laurie si chinò e sussurrò tre parole nell'orecchio di Jo, ma questo produsse in lei uno strano mutamento . Rimase immobile e per un attimo lo guardò, sembrando sorpresa e dispiaciuta, poi riprese a camminare e disse brusca: - Come lo sai?- L'ho visto - Dove?- In una tasca- Tutto questo tempo?- Sì, non è romantico?- No, è orribile.- Non ti fa piacere?- Neanche un po'. È ridicolo. Non dovrebbe esser permesso. Santa pazienza! Che cosa direbbe Meg?(…) - Credevo che ti avrebbe fatto piacere.- L'idea che qualcuno vuol portarci via Meg? No, grazie tante." Capitolo 14

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Dolce versione per bimbe

 E quando parlando con la madre confessa quello che ha scoperto e questa le conferma i sentimenti del signor Brooke: "- E lei vedrà i sentimenti di lui in quei begli occhi di cui parla tanto e allora tutto sarà finito. Ha un cuore così tenero che si scioglie come burro al sole se uno la guarda con un po' di tenerezza. Le notizie che Brooke scriveva le leggeva e rileggeva più delle tue lettere, e quando gliel'ho detto mi ha dato un pizzicotto; a lei piacciono gli occhi castani, e non le sembra che John sia un brutto nome, e vedrai che finirà per innamorarsi e sarà finita la pace, saranno finiti i divertimenti e tutte le belle cose che facevamo insieme! Io vedo già tutto! Andranno in giro per la casa guardandosi negli occhi e noi dovremo soltanto scansarci. Meg sarà tutta assorta e non sarà più buona con me; Brooke riuscirà in qualche modo a far fortuna, se la porterà via e farà un buco nella nostra famiglia. A me mi si spezzerà il cuore e tutto sarà rovinato. Povera me, perché non siamo tutti maschi, così non avremmo tutte queste seccature!" Capitolo 20 (il grassetto è nostro) In effetti i sentimenti che Jo espone, suscitano quasi ilarità: questa ragazzina che non comprende l'amore e il corso della vita. Ma se ci fermiamo a pensare un attimo, ella dà sfogo a sentimenti normali che, penso, abbiamo provato e continuiamo a provare tutti durante la crescita e oltre, quando ci troviamo di fronte a cambiamenti del nostro equilibrio e della nostra serenità. La famiglia March, una famiglia di sole donne (o quasi) è destinata a subire tante di queste separazioni, che portano scompiglio emotivo, mutando una stabilità e un clima che era unico, dolce da sembrare una favola, ma che descriveva la vita vera di queste ragazze. In un clima come questo, di cui Jo sente particolarmente la preziosità e l'unicità, l'elemento maschile non può essere visto che come negativo. 
Ultimamente Leggiamo - Piccole Donne : una famiglia tutta al femminile.
 È fantastico pensare come l'autrice riesca a far emergere questi sentimenti comuni in modo così tenero e naturale. Questa volta salutiamo veramente il romanzo di Piccole Donne e ci prepariamo per approdare verso un nuovo libro … A presto! Con affettoAlessia & Irene

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