Ultima sera col rumore del mare, che arriva al di la’ della strada, nonostante il chiasso della fiera fanese. La spiaggia, lasciata dai bagnanti, e’ stata pian piano occupata dai pescatori che, seduti su basse seggioline, scelgono l’esca infallibile e lanciano ami alle sogliole.
Agosto e’ agli sgoccioli e le mie vacanze con lui: domani, dopo un giro al mercato tra le mura della citta’ alta, ci saranno le ultime ore di spiaggia e di ozio. Nel tardo pomeriggio, sperando in una partenza se non intelligente, non del tutto sciocca, risaliro’ verso le Alpi: lunedi, dopo la decompressione domenicale, si ricomincia con il solito tran tran.
Nonostante siano state vacanze diverse rispetto a quelle che avevo programmato ad inizio anno, sono state Interessanti e rilassanti: ritorno con qualche progetto in testa, la lista dei libri in attesa esaurita, una discreta abbronzatura che compensa il pallore slavato dei mesi scorsi e, ma questo me lo dovra’ confermare la mia implacabile fisioterapista, forse qualche grado di flessione riguadagnato.
Per ora mi godo il fresco di questa serata – stanno cambiando i venti, la canicola e’ terminata – e l’ultima grigliata di pesce: le stelle brillano sopra le onde lente, arriva il profumo delle mandorle tostate dalle bancarelle, la notte sara’ quieta e il sonno profondo. Ancora qualche ora di tempo immobile: il caos puo’ tranquillamente aspettare fino a lunedi.