Riassunto puntata precendente: Ulisse Zampetti, rampollo di una ricca famiglia di Itaca, fugge da Troia in fiamme col suo gruppo di amici. Una volta in salvo sul veliero, si accorgono di aver lasciato il navigatore satellitare in albergo ed essendo marinai piuttosto scarsi non hanno la più pallida idea di come trovare la rotta per casa.
Nel frattempo a Itaca l’avvenente mamma di Ulisse, abbandonata dal marito in fuga dal fisco, ha organizzato un casting per trovare un nuovo facoltoso marito che le garantisca una ricca menopausa.
Sono ormai due settimane che Ulisse e i suoi compagni d’avventura vanno alla deriva nel Mediterraneo che improvvisamente sembra immenso come l’Oceano Pacifico o come gli spazi che il Milan lascia nella propria difesa.
Le provviste sono poche: l’acqua scarseggia, la birra è finita, il Crodino pure, e nel cassone dell’Algida sono rimasti soltanto ghiaccioli alla mela verde, quelli buoni solo da mettere sotto le ascelle quando hai troppo caldo.
Le giornate trascorrono lente e tutte uguali.
Il 17° giorno si scaricano le pile del GameBoy e la noia inizia a scavare agili sentieri alla follia che seguirà.
Il 20° giorno finisce l’ultima bottiglia d’acqua e cominciano le allucinazioni mistiche: distributori di chinotto, fontane di birra ghiacciata, scudetti dell’Inter… C’è chi al tramonto, guardando le onde striate di rosso, sogna di annegare in un mare di Campari.
Acqua, acqua, acqua in ogni dove e neanche una goccia da bere (cit.)
Qualcuno racconta di aver visto un film con Cicciolina, Pioggia dorata, e sulla nave iniziano a serpeggiare strane idee.
Persino il ghiacciolo alla mela verde assume un suo fascino.
All’alba del 23° giorno, quando ormai tutto sembra perduto, uno dei ragazzi, soprannominato Maialince, ovvero porco dagli occhi di lince perché capace di vedere una ragazza in topless da 3 kilometri, urla a squarciagola: TERRAAAA!!!
Approdati su un’isola verde e lussureggiante, il gruppo va alla ricerca di un ruscello o di uno stagno dove dissetarsi e fare i tuffi a cofaniello.
Ben presto trovano un laghetto limpido e anche qualcosa di più: un gruppo di ragazze con mini costumini, di quelli che si vedono solo in American Pie, che giocano in acqua a 7 si schiaccia.
La fame, la sete, la birra, l’astinenza da gelati, l’astinenza da GameBoy… Di colpo tutte queste cose non hanno più alcuna importanza perché un solo concetto si impone nei loro cervelli: patata!
Ve la faccio breve: sono finiti sull’Isola di Calypso, giovane ereditiera che passa le sue giornate tra una colazione da Tiffany, una merenda da Hermes e un all you can eat da Armani.
La bella Calypso e le sue amiche accolgono i giovanotti nel loro palazzo dove c’è free bar, free wi-fi, free scoping, free tutto.
Tutti si sollazzano ampiamente e Ulisse diviene il toyboy di Calypso.
È il paradiso in terra e io la storia la finirei anche qui.
E invece no, perché si scopre che la formula all inclusive della Calypso’s Island in realtà è una di quelle mega truffe che finiscono su Striscia la notizia, così dopo un mese passato nel ludibrio assoluto, Ulisse e company si trovano a dover pagare un conto di 43.000 euro.
Fulco Bini Smaghi, uno degli amici di Ulisse, ricco e figlio di papà come gli altri, ha un’idea: “ragazzi don’t worry, mio padre è banchiere tra i barbari celtici di Francoforte: faremo fallire la Grecia e tutte le sue isole vacanziere, così usciranno dall’euro e la loro dracma varrà quanto i soldi del Monopoli”
Ciò detto, i ragazzi firmano un paio di pagherò con scadenza nel 2016 e riprendono la disperata ricerca di casa con le stive piene di viveri e i testicoli vuoti come il cervello di un assessore provinciale.
Nel frattempo il casting per trovare un marito alla mamma di Ulisse è diventato un reality che appassiona tutta Itaca e il format viene venduto in Macedonia, Epiro, basso Danubio e Cirenaica.
Riuscirà Ulisse a tornare da mammà?
Riuscirà mammà a trovare un marito o porterà la cosa per le lunghe solo per aver più soldi dai network?
Lo saprete nella 3° puntata di Ulysse’s road trip.
Oppure potete offrire una cena all’autore che ve lo dirà in anteprima.
di Marco Improta All rights reserved