Magazine Basket

Un allenatore emergente: Andrea Trinchieri

Creato il 24 gennaio 2011 da Basketcaffe @basketcaffe

trinchieriOggi parliamo di una delle nuove leve del movimento italiano e probabilmente di uno degli allenatori che nel prossimo futuro farà parlare molto di se: Andrea Trinchieri. Il coach è nato a Milano il 6 agosto 1968 da famiglia che gli garantisce di conoscere il serbo-croato e l’inglese come l’italiano (caratteristica interessante per un allenatore italiano). Dopo le giovanili in “periferia” del San Pio X, è approdato nel 1998 all’Olimpia Milano dove è rimasto fino al 2004. Nel club dove è cresciuto il “Gallo” ha svolto le funzioni di responsabile del settore giovanile oltre che di assistente della prima squadra, collaborando con illustri primi allenatori come Marco Crespi, Valerio Bianchini e Attilio Caja.

Nel 2004 è passato a Soresina, in B di Eccellenza, raggiungendo subito i playoff e conquistando nella stagione successiva il primo posto in regular season e la storica promozione in LegaDue per il club lombardo, oltre che la coppa di Lega. Nel 2006-07, sempre alla guida della Vanoli, è stato protagonista di un’ottima annata con il prestigioso quarto posto in Legadue. Dopo la parentesi a Caserta nel 2007-08, Trinchieri è passato a Veroli, portando il club laziale alla conquista della Coppa Italia di categoria, consacrandosi ai massimi livelli visto il premio di miglior allenatore di LegaDue. Nel 2009 sbarca nella terra del basket canturina dove al primo colpo porta la squadra al quarto posto in regular season e all’inaspettata semifinale contro la corazzata senese.

Quest’anno il terzo posto in campionato è già una buona risposta, ma l’impressione è che il coach milanese abbia ancora qualche asso nella manica.
Trinchieri è senza dubbio uno degli allenatori emergenti della pallacanestro made in Italy: è un gran motivatore che preferisce la quantità alla qualità come dimostrano le sue squadre. Grazie al lavoro del ds Arrigoni la “squadra stacanovista” di coach Trinchieri esprime un basket spumeggiante offensivamente e arcigna in difesa. La “filosofia trinchieristica” parla di un basket veloce che cerca sempre il tiro dell’uomo libero, mentre nella propria metà campo la gran compattezza di una squadra di non prime donne crea un fortino difficile da aprire.

Dote da non sottovalutare il rapporto del coach con i media preciso e disponibile, come dimostra questa intervista dopo la sconfitta di Varese:


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :