Scritto da Il Grande Rabbino
Sembrava una delle tante domeniche pomeriggio fatte di noia, di noi stravaccati sul divano e di discorsi filosofici sui massimi sistemi. Ci conosciamo davvero? Ma poi quando ci sposiamo rimaniamo amici o facciamo che non ci conosciamo? Ma tu quante volte ti lavi a settimana? No perché io ogni tanto puzzo... Poi, come un fulmine a ciel sereno, come una salsiccia in una zuppa vegana eccolo lì: Oh ma ci vediamo un film di Bud Spencer e Terence Hill? Io c'ho tutte le cassette di quando ero piccolo! Inutile dirlo l'assemblea è unanime e poco ci vuole per organizzare una spedizione nella soffita del caporedattore. Il compito è arduo, polvere e acari alla S.P.A. ci accolgono di malumore. Mentre cerchiamo e cerchiamo tra cumuli di cianfrusaglie sentiamo il redattore lanciare un grido. Lo raggiungiamo e quello che ci troviamo davanti è qualcosa di inimmaginabile: il Gioco di Bud Spencer e Terence Hill!!!! Rimaniamo tutti a bocca aperta. L'esultanza che ne è seguita può essere paragonata solo a quella per aver vinto i mondiali. Ancora adesso mi sento felice come un bambino ad aver fatto questa scoperta. Che domenica ragazzi!!
Bud Spencer & Terence Hill, Il Gioco da Tavolo
Inutile dire che tutti assieme ci siamo fiondati al tavolo a giocarlo. Per fortuna la maggior parte dei pezzi c'era ancora, un pò di carte sono andate perse, ma il gioco era ancora giocabile. Mi metto a leggere le regole ed in un millisecondo partiamo!
Nel gioco vestiamo i panni di Bud Spencer e Terence Hill (beh fin qui...). Il fatto è che sono due! Mentre il gioco è fino a 6! Tutto risolto! Ci sono tre Bud Spencer e tre Terrence Hill diversi solo per il colore delle pedine (come amo il trash dei giochi anni 80!!). Quello che cerchiamo di fare è essenzialmente tirare calci, pugni e testate a destra e manca per uccidere nemici, farci aiutare dagli "amici" (anche se nel gioco prendiamo a botte pure loro - ahhhh trash anni 80 che aumenta!!) per vincere più segnalini fagiolata possibile. Morale della favola chi ha più segnalini fagiolata alla fine del gioco vince. Non mi stupisce che i genitori abbiano completamente snobbato questo gioco... se la morale è chi più picchia più magna...
Per riempire di botte le persone nel gioco usiamo delle carte che si possono ricevere o "aiutando" (riempendo di botte) gli amici oppure a "culo" tirando un doppio con due dadi. Giusto qualche regoletta in più ed il gioco è pronto per essere divorato.
Ad inizio partita il gioco ci mette subito di fronte ad una difficile scelta: vuoi essere un Bud Spencer o un Terrence Hill? Si sa, nelle coppie c'è sempre un preferito e devo dire che le scelte degli altri mi hanno sorpreso. Questa volta però il caro vecchio Terence, sarà che il prete investigatore tira più del cuoco detective, è stato quello conteso. Bene o male alla fine ci si riesce a mettere d'accordo. Io, Walter O'Dim e Sombrero andiamo per Terence. Marco, suo fratello "Il Buon Giorgio" e Tizio 1 (scusate non ricordo il nome) vanno per il peso massimo Bud. E si crea subito una specie di Team Hill e Team Spencer. La cosa non è alla luce del giorno ma già dalle prime mosse si avverte una disparità di trattamento tra Hills e Spencers.
La partita prosegue alla caccia di alleati e nemici da far fuori. Io continuo con Terrence in versione Don Matteo, ma senza bici: lento, incapace di picchiare e pauroso come una briciola di pane ammuffito. Il Buon Giorgio nel frattempo non fa che pescare Dune Buggy e scorrazzare da un capo all'altro della plancia a caccia di punti. Al centro la situazione si fa incandescente con Walter, Sombrero, Tizio 1 e Grande Arbitro Spencer che con una serie impressionante di tiri doppi se le danno di santa ragione.
La giornata volge a termine e noi tutti ci salutiamo, chi lavora il giorno dopo, chi c'ha la cena con famiglia, chi rosica e basta. Io e il caporedattore rimettiamo il gioco nella scatola e lo riportiamo in soffitta dove resterà fino al prossimo scontro. Questa volta non in mezzo alla cianfrusaglia varia ma ben in mostra come un trofeo. Ultimi sguardi complici come in uno stallo alla messicana io, il grande arbitro e il gioco, consapevoli che è solo l'inizio di mille serate, e poi via. Mentre ci facciamo di nuovo strada verso l'uscita Marco lancia un grido dietro di me. Ma che cazz..?? Giulià guarda!!! guarda cosa ho trovato! (piccola nota per Alessia AHV: avevi ragione, lui salta davvero) Il Monopoly di Jerry Calà!!!