Capitano Giuseppe La Rosa, di Barcellona Pozzo di Gotto (Me), 31 anni, effettivo al terzo reggimento Bersaglieri. È il 53° militare italiano morto in Afghanistan dal 2004 facente parte della missione internazionale Isaf…
L’Articolo 11 della nostra Costituzione recita: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”… Non so come verrà modificata la Carta Costituzionale nel corso di questa Legislatura, se verrà modificata, una cosa è certa, quello che è avvenuto finora in Afghanistan, e non solo, disattende e contrasta l’articolo succitato. È una guerra a tutti gli effetti, i militari italiani vi muoiono, le operazioni cosiddette “Missioni di pace” sono un completo fallimento, una perdita gravissima di risorse umane e economiche, e puntualmente nuove vittime vengono consegnate in una bara ai loro cari, per poi essere salutate dal rappresentante di turno dello Stato… Sarebbe arrivato il momento di piantarla con questa ipocrisia politica arrogante e offensiva, soprattutto nei riguardi dei caduti, l’ipocrisia retorica dei vecchi governanti che mandano a morire gli altri, i giovani, sul campo, sui luoghi di lavoro, ecc.. Sarebbe arrivato il momento che questi tronfi personaggi la smettessero di accusare di disfattismo chi si oppone e dice basta alle missioni che con la pace non hanno più niente a che spartire.
Noi non vogliamo più morti, non vogliamo eroi!
Modificatela la Costituzione, ma, per favore, siate decenti e abbiate il coraggio di scrivere quello che avete fatto finora, ossia contraddire lo spirito dell’Italia uscita dalla guerra con le ossa rotte per partecipare alle guerre in altri paesi e “esportare” un modello di vita rovinoso. Il vostro.