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Un altro Mujica

Creato il 03 settembre 2014 da Ilcanechesimordelacoda
Un altro Mujica

Pare che il presidente dell'Uruguay non sia il santo che viene descritto dalla nostra stampa ma che si destreggi molto bene tra i potenti o che ne sia vittima, i legami fra i due poli sono stati provati


Dopo che ha legalizzato e tassato la marijuana è diventato un beniamino anche oltreoceano, un simbolo di coraggio, umiltà, e autodeterminazione. Vive con 800 euro al mese, che non sono affatto pochi in Uruguay, come invece vuol farci credere la stampa, ed è stato un guerrigliero tupamaro, ma ha perso la sua battaglia. NEgli anni '90 l'Uruguay, come l'Argentina e molti altri ( a questo proposito si consiglia caldamente la lettura del libro "Shock Economy"), subì il neoliberismo estremo, della scuola di Chicago e di Milton Friedman, come è ovvio si impoverì pericolosamente in seguito a questa precisa strategia economica criminale (il neoliberismo), ma nel 2004 quando la sinistra vinse le elezioni, si pensò alla fine delle pene.
 In 10 anni invece, nulla è migliorato a livello di economia, il giornale En Lucha riassume così la situazione odierna: “modello agro-esportatore; concentrazione e passaggio in mani straniere della terra; arrivo di multinazionali nel settore delle foreste, della soia e delle miniere; rifugio a ogni genere di affari finanziari; indebitamento esterno e sottomissione alle istituzioni finanziarie internazionali. Si diceva che il secondo governo del Frente Amplio avrebbe redistribuito i redditi per ridurre le disuguaglianze (...). Neppure questo. Più della metà della forza lavoro sopravvive nella precarietà salariale. Mentre nel 1988 la massa totale dei salari rappresentava il 34% del PIL, nel 2011 è stata del 32,3%”.
Per intenderci, quelli del SudAmerica dovrebbero essere paesi ricchi data la produzione agricola e l'esportazione a livello mondiale.
A questo link http://globalfamilyfoundation.ca/2014/07/paraguay-flood-crisis-appeal/ invece possiamo vedere che non riescono neanche a ricostruire dopo il disastro dell'alluvione causata dalle piogge torrenziali.
Poi c'è la storia della legalizzazione della marijuana, "per rialzare l'economia ed eliminare il narcotraffico, oltre che per alzare la qualità" così dichiarò lo stesso Mujica. Peccato che fece promuovere la sua legge dall'agenzia di George Soros, la Open Society Foundation, azienda che provocò anche la rivolta in Ucraina le cui conseguenze sono note, azienda che pare decida gli squilibri del mondo  http://www.veoverde.com/2013/12/quien-es-el-magnate-tras-la-legalizacion-en-uruguay/
Si potrebbe pensare che forse il popolo chiese la legalizzazione e fu aiutato da questo magnate ma non è così, http://www.infobae.com/2014/08/01/1584780-la-marihuana-quizas-nunca-llegue-las-farmacias-uruguayas gli uruguyani considerano ancora (purtroppo)l'erba una droga e il 64% chiede di rivedere la recente normativa, dichiarandosi contrario ad essa.
Inoltre pare che il 25 Settembre 2013 si incontrò a New York con David Rockfeller in persona, uno che dovrebbe essere considerato il nemico per eccellenza di un socialista, proprio per parlare di marijuana. http://www.teletica.com/Noticias/26394-Mujica-se-reune-con-Rockefeller-en-Nueva-York-para-hablar-de-marihuana.note.aspx 
Intanto la Marijuana è stata quotata in borsa http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2014-02-12/la-marijuana-wall-street-titoli-ad-alto-rischio-180750.shtml e come si era previsto sta portando immensi guadagni, le aziende che lavorano nel settore come la Terra Tech e la Advanced Cannabis Solutions fatturano miliardi di dollari. Ma l'economia del Perù non è migliorata affatto. Forse che i finanziatori e promotori dell'operazione politica come George Soros o chi ha concesso l'operazione lo abbia fatto ad un prezzo? Forse ci sta guadagnando qualcun altro come al solito?
Lo scenario peggiore resta comunque quello di un'eventuale brevetto Monsanto anche per la marijuana, cosa che visti questi retroscena sembra molto probabile.
Mujica potrebbe autorizzarla passando anche per buono con un buon lavoro dei media, come successe per la soia transgenica della quale l'Uruguay è uno dei primi esportatori dopo l'Argentina http://www.lr21.com.uy/ecologia/1106084-soja-de-monsanto-avanza-en-uruguay-pese-al-rechazo-de-ambientalistas
Come ha dichiarato più volte George Soros, "l'Uruguay è un esperimento" noi stiamo a vedere,
ma che le cose siano chiare mi pare fondamentale.

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