Non c’è due senza tre! Questo è il terzo Natale di fila con un presidente del consiglio nominato dal solito Capo di Stato ed imposto al popolo 'ex' sovrano insieme ad un parlamento di altrettanti nominati, in palese violazione dei principi fondamentali della nostra Costituzione. Natali tristi e magri, all’insegna dell’io pago e loro continuano impunemente ad ingrassare! Avremmo pure potuto accettare questo ulteriore strappo alla Carta Costituzionale, per l’emergenza crisi, se almeno si fosse iniziato a sanare la situazione drammatica di un Paese allo sfascio, saccheggiato dai predoni per ciò che ancora resta da rubare. Ma questo "risanamento", nonostante tre premier nominati e mai eletti, non è avvenuto! Debito pubblico, disoccupazione, corruzione, evasione fiscale e tasse sono ai massimi storici. Il meccanismo del “premier nominato” ha fatto cilecca per la terza volta di fila: Monti, Letta e adesso Renzi hanno fallito su tutti i fronti! Come possiamo uscire dal tunnel della crisi dopo i gravissimi fatti dell’Expo di Milano, del Mose di Venezia e di Mafia Capitale? I cittadini onesti e per bene continuano a versare, in quello che è un pozzo senza fine, tasse e balzelli, ma a lorsignori non basta mai! E adesso che è assurto su tutte le cronache il “dove vanno a finire i nostri soldi”, quel Matteo, catapultato da Firenze a Roma, che promise di abbassare le tasse, continua mettere le mani nelle tasche dei “soliti fessi” che pagano, finchè ne hanno, zitti e mosca. Il Presidente della Repubblica ne prenda atto e come ultimo adempimento istituzionale, prima delle sue dimissioni - e non potendo licenziare un’intera classe dirigente, nella migliore delle ipotesi incapace quando non corrotta e venduta alle mafie - ripristini la legalità repubblicana rimandando al voto i cittadini. Non sarà la panacea di tutti i mali, ma almeno sarà meno pesante sopportare i morsi della crisi nella legalità costituzionale per poi chiedere conto ai propri eletti del loro operato!
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Non c’è due senza tre! Questo è il terzo Natale di fila con un presidente del consiglio nominato dal solito Capo di Stato ed imposto al popolo 'ex' sovrano insieme ad un parlamento di altrettanti nominati, in palese violazione dei principi fondamentali della nostra Costituzione. Natali tristi e magri, all’insegna dell’io pago e loro continuano impunemente ad ingrassare! Avremmo pure potuto accettare questo ulteriore strappo alla Carta Costituzionale, per l’emergenza crisi, se almeno si fosse iniziato a sanare la situazione drammatica di un Paese allo sfascio, saccheggiato dai predoni per ciò che ancora resta da rubare. Ma questo "risanamento", nonostante tre premier nominati e mai eletti, non è avvenuto! Debito pubblico, disoccupazione, corruzione, evasione fiscale e tasse sono ai massimi storici. Il meccanismo del “premier nominato” ha fatto cilecca per la terza volta di fila: Monti, Letta e adesso Renzi hanno fallito su tutti i fronti! Come possiamo uscire dal tunnel della crisi dopo i gravissimi fatti dell’Expo di Milano, del Mose di Venezia e di Mafia Capitale? I cittadini onesti e per bene continuano a versare, in quello che è un pozzo senza fine, tasse e balzelli, ma a lorsignori non basta mai! E adesso che è assurto su tutte le cronache il “dove vanno a finire i nostri soldi”, quel Matteo, catapultato da Firenze a Roma, che promise di abbassare le tasse, continua mettere le mani nelle tasche dei “soliti fessi” che pagano, finchè ne hanno, zitti e mosca. Il Presidente della Repubblica ne prenda atto e come ultimo adempimento istituzionale, prima delle sue dimissioni - e non potendo licenziare un’intera classe dirigente, nella migliore delle ipotesi incapace quando non corrotta e venduta alle mafie - ripristini la legalità repubblicana rimandando al voto i cittadini. Non sarà la panacea di tutti i mali, ma almeno sarà meno pesante sopportare i morsi della crisi nella legalità costituzionale per poi chiedere conto ai propri eletti del loro operato!
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