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Un altro venerdì di proteste in tutta Italia, dopo quello della settimana passata: studenti e sindacati protestano contro i tagli all’istruzione.
A Roma, oltre ai cortei che sfilano per la città, la protesta si ferma anche di fronte la sede del Parlamento europeo. A Milano invece gli studenti oltre a sfilare chiedono le dimissioni di Formigoni. A Napoli invece ci sono due cortei che marciano sotto la pioggia. A Firenze ci sono studenti, professori e precari mentre in Sicilia manifestano oltre 10 città. Manifestazioni anche a Genova, Torino, Bari e Cagliari: insomma un’ampia mobilitazione contro i tagli della scuola e dell’Università voluti dal governo Monti.
L’odierna giornata di agitazioni e proteste in tutta Italia è un’ulteriore dimostrazione del dissenso crescente verso le politiche del governo Monti: un dissenso e una disapprovazione che cresce sempre più in tutta Italia. Operai, studenti, esodati, cassintegrati e così via, tutti contro il governo Monti e i suoi tagli all’istruzione, alla sanità e come ultimo il piano dello spegnimento delle luci notturne, già tanto criticato dai giornali e dai media tutti.
Nei sondaggi Monti è ancora “sostenuto” da tanti italiani mentre invece le sue “manovre” non lo sono altrettanto. Un governo criticato da destra a sinistra, dai “vecchi” partiti come dai “nuovi”.
Un “NO” alle politiche del governo Monti che proviene da tutta Italia: un “NO” categorico e che “contrasta” le tante decisioni prese nei “palazzi del potere”, lontane dalla vita “vera”, lontane dai cittadini.