1 CAPITOLO
IL VIAGGIO
C’era una volta una bambina di nome Wendy, era ungherese e di pelle scura. Era alta, magra e molto simpatica. Wendy viveva in Ungheria nella zona di Budapest ma qui non aveva molti amici. Un giorno decise di partire per l’Italia, a Roma, per conoscere nuovi amici. I suoi genitori di nome Mary e Gionatan non erano proprio convinti della sua decisione perchè amavano la loro città. Ma ad un certo punto presero la decisione di partire per Roma.
“Subito i bagagli!” disse la mamma.
“Li preparo subito!” disse Wendy.
“Gionatan, vai a prendere subito i iglietti per Roma” esclamò la mamma.
Wendy salì nella sua cameretta, prese la valigia e cominciò a mettere dentro gli abiti. Poi scese tutta di fretta e cominciò a cantare una breve canzone: “Si parte si!, Si parte si! Si, si, si, si parte per Roma!”
“Ma Wendy sei così felice perchè partiamo?” chiese la mamma.
“Si mamma sono proprio felice per questo” rispose Wendy.
2 CAPITOLO
LA PARTENZA
“Pronti per il decollo?, Questa è la prima partenza per Roma!” disse il pilota.
“Mamma, mamma guarda giù, ci sono le nuvole” esclamò Wendy.
“Si Wendy le nuvole, ma sai che adesso ci stiamo trasferendo?” chiese la mamma.
“Si mamma, non vedo l’ora di trasferirmi a Roma perchè voglio conoscere nuovi amici” rispose Wendy.
“Nuovi amici? ma perchè non me l’hai mai detto?” chiese la mamma.
“Perchè pensavo che tu ti arrabbiassi con me e…. non te o volevo dire ma pensavo che questa occasione mi tirasse su il morale per dirtelo” rispose Wendy.
“Wendy, Wendy, me lo potevi dire ti avrei potuto aiutare”
“Si mamma ho sbagliato lo so ma non riuscivo a dirtelo, io sono felice perchè andiamo in un posto dove non siamo mai andati” disse Wendy.
“Forse un giorno potrai diventare una geografa” disse la mamma.
“Ma… io non voglio diventare una geografa, io voglio diventare una veterinaria”
Due minuti dopo il pilota annunciò che stavano per atterrare.
3 CAPITOLO
A ROMA
Finalmente la famiglia arrivò a Roma, Wendy era molto felice. Prima di raggiungere l’albergo andarono a visitare il Colosseo. Il Colosseo era grandissimo e c’era moltissima fila per entrare. Wendy si ricordò di una lezione di storia che aveva fatto in classe: “i romani facevano delle gare con i cavalli, Re Cesare faceva i segnali con il pollice… se il pollice era giù, venivano mangiati dalla belva, se era su non venivano mangiati” Wendy iniziò a raccontare alla mamma e al papà quello che sapeva su Roma. Usciti dal Colosseo andarono verso il Campidoglio, uno dei sette colli su cui venne fondata Roma. Wendy prima di partire era andata in biblioteca e aveva letto tantissimi libri su Roma. Non vedela l’ora di andare a vedere la Fontana di Trevi, Piazza di Spagna, la Basilica di San Pietro.
4 CAPITOLO
DELLE AMICIZIE D’AFFRONTARE
Mentre giravano per Roma un bambino di nome Andrea si scontrò con Wendy.
Bum! “Oh scusa” disse Andrea.
“Oh scusa” disse Wendy
“Ma tu come ti chiami? Io mi chiamo Andrea”
“Io mi chiamo Wendy e ho 9 anni, tu quanti anni hai?”
“Io ne ho 10, abiti qui a Roma?” chiese Andrea.
“Mi sono appena trasferita con la mia famiglia, non conosco ancora nessuno” disse Wendy.
“Conoscerai tantissima gente, noi romani siamo amici di tutti, abbiamo un certo fascino” esclamò Andrea.
Il giorno dopo Wendy iniziò la scuola e caso vuole incontrò Andrea. Andrea era molto felice di aver rincontrato Wendy. A Wendy piaceva molto questa nuova scuola, i maestri erano simpatici e divertenti, si studiavano tante materie ed era tutto diverso da Budapest. Andrea aveva tanti amici a scuola e Wendy pian piano iniziò a conoscere nuovi compagni ma, aveva paura che nessuno l’accettasse perchè era straniera e non parlava bene l’italiano. Anche Andrea le stava lontano e Wendy era molto triste. Un giorno entrò in classe la maestra di italiano, la signora Lodigiani.
“Bambini, oggi vi parlerò della diversità. Anche se un bambino ha il colore della pelle diverso, parla una lingua diversa dalla nostra, deve essere sempre accettato e non escluso” iniziò a spiegare la maestra Lodigiani.
Wendy dopo queste parole pensò che forse, non sarebbe stata esclusa e che avrebbe trovato degli amici. I suoi compagni capirono che la maestra aveva ragione e si resero conto che in classe c’era una bambina straniera cioè Wendy. Quel giorno tutti iniziarono a parlare con lei e Wendy e Andrea iniziarono a conoscersi sempre di più diventando migliori amici. Wendy era molto felice, le piaceva la nuova scuola e soprattutto vivere a Roma. Anche la sua famiglia era molto felice.
Ricordiamoci che essere diversi non vuol dire non essere accetati ma si può essere amici anche se si parlano lingue diverse o se si ha un colore di pelle diverso dal vostro.
Io, non ho altro da aggiungere, davvero complimenti Sonia!
Veronica