Un'amnistia per Berlusconi: la proposta indecente del ministro Mario Mauro

Dopo dieci minuti abbondanti di intervista concessa l'altro ieri al direttore di Rainews 24, Monica Maggioni, il ministro della Difesa Mario Mauro, dopo aver parlato di Egitto, Siria, Libano, Afghanistan e dei marinai italiani in attesa del processo in India, dopo aver compiuto, insomma, mezzo giro del mondo, è tornato in Italia, esattamente dalle parti di Arcore, giungendo così al cuore vero della sua presenza in video. Al termine del suo girovagare, Mauro ha così pronunciato la parola fatidica: "clemenza", questa volta non come atto individuale (del capo dello Stato), ma di carattere generale (una legge di amnistia), con l'effetto di diluire nella "massa" il beneficio che ne trarrebbe il condannato Berlusconi. Questa legge, secondo il ministro, potrebbe essere il naturale epilogo di un processo di riforma generale della giustizia, riforma caldeggiata in primo luogo dallo stesso Napolitano. La proposta di Mauro raffigura bene il percorso individuale che ha condotto lo stesso ministro dall'essere il vice presidente berlusconiano del Parlamento europeo, ad aderire al partito montiano: una riprova del fatto che l' "uomo vecchio" è sempre difficile da eliminare in noi stessi, e con il quale, anzi, si continua spesso a fare i conti.