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Un amore di porta

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

La  segnalazione di oggi riguarda una ditta di porte Ripor, segnalatami da una mia lettrice. Le immagini utilizzare per l’apertura del sito sono le seguenti:

Un amore di porta

Un amore di porta

Ho notato che il linguaggio non è privo di stereotipi di genere. Ritengo opportuno concentrarci sui claim “Alle donne piace Forte” e “L’uomo la vuole su misura“.

Prima di tutto concentriamoci sul primo claim. La forza in questo caso viene accostata ad una caratteristica prettamente maschile che dovrebbe essere prediletta dalle donne come sintomo di virilità e protezione. Il claim parla al plurale sottolineando che a tutte le donne piacerebbe forte.

Il claim usa il plurale e rafforza il luogo comune secondo il quale tutte le donne sono uguali, spersonalizzate e con gli stessi desideri.

Diverso è il claim rivolto all’uomo (“l’uomo la vuole su misura”) che rafforza lo stereotipo del maschio dominante, quello che non deve chiedere mai. Il verbo volere appunto è sinonimo di potere e della voglia di soddisfare a tutti i costi ogni desiderio. Non è un caso se  “l’erba voglio non cresce nemmeno nel giardino del Re“.

L’aggettivo “Su misura” inoltre, accostato alla donna riduce quest’ultima ad oggetto che dev’essere perfetta in ogni centimetro dando  l’idea di una donna meramente accessoria nata solo per adattarsi alle esigenze maschili..insomma  “come lui ti vuole“.

Il messaggio è differente anche perchè si rivolge al singolare dando al maschile maggiore qualità, rendendolo un “essere unico e irripetibile“.

Ora tocca alle immagini. Il modello è ritratto di spalle, con torso nudo. Palese è l’allusione sessuale ma il protagonista non guarda in faccia l’interlocutore ma viene posto in posizione semi-frontale con lo sguardo rivolto dentro la stanza.

Se il modello fosse stato fotografato di spalle in posizione eretta potremmo il messaggio sarebbe diverso e darebbe l’idea di passività sessuale. Stessa cosa se il modello fosse rivolto in posizione frontale con lo sguardo verso l’interlocutrice o fuori dalla stanza (perchè sembrerebbe che conceda a lei il primo passo).

La modella è rivolta in posizione semi frontale con lo sguardo rivolto a destra. Non guarda direttamente l’interlocutore ma lo sguardo pare si rivolga a chi dovrebbe recarsi in quella stanza.

E’ chiara la differenza tra la prima immagine e la seconda. Nella seconda, la modella pare stia comunicando all’interlocutore la propria disponibilità sessuale o come se non fosse sola.



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