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Un'analisi da spettatrice del "Giorno di Groznyj" (cioè di Ramzan Kadyrov)

Creato il 09 ottobre 2011 da Matteo

Quando è l'onomastico di Groznyj [1]


I grandi spettacoli di festa da Brežnev ai nostri giorni

Ma quanto modesto, tuttavia, si è rivelato questo ragazzo – Ramzan Kadyrov. Per un improbabile concorso di circostanze il suo compleanno è coinciso con il compleanno di Groznyj (non dello zar Ioann Vasil'evič, chiamato dal popolo Groznyj per la crudeltà e la violenza dei modi [2]), la città che Ramzan Kadyrov trasforma secondo i piani in città-giardino. Per entrambi i festeggiati non è una data tonda, ma per il più giovane almeno è semi-tonda – ne ha compiuti 35. Mentre la più vecchia ne ha compiuti 193 – e in generale non è né carne né pesce. Al posto del capo della repubblica avrebbe indirizzato a se tali festeggiamenti – il mondo avrebbe tremato. Ma Kadyrov è modesto. Ha ordinato ai suoi boiari, senza perder tempo invano [3], di non auguragli buon compleanno e di non fargli regali in nessun caso. Sotto minaccia di licenziamento. Dopodiché nella città e in tutta la repubblica ha organizzato un banchetto per tutto il mondo [4], di cui hanno anche riferito per tutto il giorno 5 ottobre tutti i canali televisivi russi nei loro notiziari principali.

Hanno fatto vedere le facce felici dei cittadini e degli abitanti degli altri centri abitati della Repubblica Cecena, che in occasione del Giorno della Città hanno avuto una giornata libera fuori programma. Hanno mostrato i fantastici mutamenti avvenuti a Groznyj in qualche anno. Hanno ammirato il centro per gli affari appena eretto, "Groznyj-city", all'inaugurazione del quale sono giunte le stelle di fama mondiale Jean-Claude Van Damme e Vanessa Mae e anche gli idoli dei russi Sofija Rotaru [5], Sergej Bezrukov [6], Fëdor Bondarčuk [7] e Igor' Vernik [8].

E a sera il principale canale di Stato del paese Rossija-1 [9] ha trasmesso il "Grande concerto della festa", vedendo il quale lo stesso Jean-Michel Jarre [10] probabilmente si sarebbe mangiato le mani fino ai gomiti per l'invidia. Il quadro impressionava davvero – un mare di fuochi, grattacieli efficacemente ed elegantemente illuminati, su un enorme schermo, posto sulla scena, si alternavano immagini del benessere che ha coperto la Cecenia. In prima fila l'artefice dei festeggiamenti, soddisfatto e felice. Alla sua destra Aleksandr Chloponin [11], alla sua sinistra Van Damme. Per il discorso di saluto viene chiamato in scena Fëdor Bondarčuk. Emozionato da ciò che ha visto, ammette che QUALCOSA DEL GENERE [12] in Cecenia non c'era neanche sotto il potere sovietico.

Il presidente della Repubblica Cecena Ramzan Kadyrov (Bondarčuk per qualche motivo ha fatto particolare insistenza sul suo nome – Ramzan), accorrendo velocemente in scena, ha nominato quelli grazie a cui la festa aveva luogo: l'Altissimo e la leadership dello stato.

Beh, poi è arrivato il concerto stesso. Una giovane cantante cecena, guardando con adorazione a Ramzan, ha eseguito una sorta di inno in onore della Cecenia e del suo amato capo. In esso c'erano tali parole: "I frutti delle tue azioni non possiamo contare… In nome della fioritura della Cecenia… In nome del benessere del popolo… Ha posto la vita sull'altare della libertà". E il ritornello ripetuto molte volte: "Il centro del mondo è la mia Cecenia".

Ma quando la Zykina [13] locale ha cominciato a cantare nella lingua nativa, il principale eroe della festa, senza trattenersi, si è gettato in scena e si è messo a ballare. Tutto il pubblico in un solo slancio si è alzato in piedi, si è messo a gridare e a battere le mani, rammentando il recente unico slancio dei delegati al congresso di "Russia Unita", che altrettanto entusiasticamente hanno salutato la buona novella del ritorno sui propri giri [14] di Vladimir Vladimirovič Putin.

Il festeggiato Ramzan più di una volta è corso in scena con mazzi di fiori; Sofija Rotaru gli ha perfino sussurrato qualcosa di intimo all'orecchio e questi ha ridacchiato compiaciuto. E poi ha suonato Vanessa Mae. E poi su fili tesi sui grattacieli si sono arrampicati 42 acrobati aerei in tute bianche, che ricordavano le tute mimetiche della Grande Guerra Patriottica [15]. E ancora ha fortemente acceso gli animi l'ensemble statale di danza "Vainach" [16], già premiato con il titolo di cavaliere dell'Ordine di Kadyrov. La festa si è conclusa con fantasmagorici fuochi artificiali.

Il vice presidente del governo Aleksandr Chloponin ha proposto di inserire questa festa nella lista degli avvenimenti di importanza nazionale. Ma questa ci è già inserita – quasi tutti i Giorni della Città sono trasmessi dalla principale televisione del paese! Gli anziani, per quanto si sforzino, non riescono a ricordare un così enorme festeggiamento, in tutto il paese, del Giorno di Kazan' [17] o del giorno di Ufa [18], per non parlare dei più modesti giorni di Pskov [19] o di Rjazan' [20]. Il giorno di Mosca di anno in anno è messo in onda da TV Centr [21], che si riceve in molte regioni della Russia, ma Mosca è comunque la capitale della nostra patria comune. Anche il 300° anniversario di Pietroburgo è stato festeggiato largamente, ma in primo luogo, la data era tonda, in secondo luogo, Pietroburgo è la capitale culturale della Russia e in terzo luogo, Piter [22] ha dato alla patria dei figli senza cui (come disse Nekrasov [23]) appassirebbe il terreno coltivato della vita. Così anche Groznyj, capitata tra i banchi di pagnottelle [24], diventa pian piano una delle principali città del paese e la Cecenia (vai sopra e guarda le parole della loro canzone) pure il centro del mondo. E la TV capta solo attentamente le nuove tendenze e non lesina il tempo in diretta per il loro rafforzamento e perché la popolazione del paese le faccia proprie.

Tra l'altro, il "Grande concerto della festa" è stato messo al posto di "Istoričeskij process" [25], che tende i fili dal passato al presente. Un altro tema per questo talk show – i grandi spettacoli di dimensioni nazionali da Brežnev ai nostri giorni come simbolo di ereditarietà. L'ultimo spettacolo del genere, si ricorda, fu organizzato nel 1982, quando Leonid Il'ič [26], senza essere cosciente, visitò ufficialmente l'Azerbaijan. A dire il vero, il decrepito segretario generale già all'aeroporto sussurrò a Gejdar Aliev [27] che era stanco e sarebbe andato a dormire. Migliaia di persone precedentemente messe in fila e istruite cantarono e ballarono per lui, ma senza di lui. Poi egli guardò questo in televisione. Gli piacque.

Il fantasma di Brežnev non si aggira invano per la Russia e per il suo spazio televisivo. E quel segretario generale non è cattivo come lo dipingevano prima. L'addetto stampa di Putin Dmitrij Peskov in un'intervista al canale televisivo Dožd' [28] ha dichiarato che in generale quelli che profetizzano la brežnevizzazione di Putin e del regime non sanno niente di Brežnev. Ma Brežnev per il nostro paese non è un segno "meno", ma un enorme "più". Anche nel programma "NTVšniki" [29] hanno ricordato Brežnev con parole quiete e non cattive – sotto di lui il paese, dice, ha avuto un consistente progresso economico. Il regista Pavel Lungin ha constatato: negli anni Zero la vita è migliorata. C'era salame a volontà. Non c'era praticamente censura. Ma allo stesso tempo per qualche motivo la vita era uno schifo. Nella sua intervista Dmitrij Peskov ha attribuito umori simili esclusivamente alla società moscovita, terribilmente lontana dal resto del popolo. Il "Grande concerto della festa" è una conferma di questo. Dov'è Mosca e dov'è Groznyj? Là la gente è felice. Da loro va Van Damme in persona.

Irina Petrovskaja

06.10.2011, "Novaja gazeta", http://www.novayagazeta.ru/data/2011/112/28.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni

[1] Per "onomastico" si può intendere anche il compleanno. Qui, come in seguito, si gioca sull'omonimia tra Groznyj e il soprannome dello zar Ivan IV da noi chiamato Terribile (anche se groznyj significa più che altro "minaccioso"). La città nacque come fortezza Groznaja (Minacciosa), ma poi mutò genere perché "città" in russo è sostantivo maschile.

[2] Vedi nota 1. Ioann è la forma arcaica di Ivan (Giovanni). Il corsivo è mio.

[3] Citazione della Fiaba sullo zar Saltan di Aleksandr Sergeevič Puškin.

[4] In russo c'è una rima impossibile da rendere (pir na ves' mir). La festa è paragonata ai colossali banchetti imbanditi in onore degli eroi dell'epica popolare russa quando tornano dalle loro imprese.

[5] Sofija Michajlovna Evdokimenko-Rotaru, cantante pop e attrice.

[6] Sergej Vital'evič Bezrukov, attore teatrale e cinematografico.

[7] Fëdor Sergeevič Bondarčuk, attore, regista e personaggio televisivo.

[8] Igor' Ėmil'evič Vernik, attore teatrale e cinematografico, musicista, produttore e personaggio radio-televisivo.

[9] Russia-1.

[10] Per fare un po' di pulci si potrebbe dire che adesso Jarre usa ufficialmente i due nomi senza trattino...

[11] Aleksandr Gennad'evič Chloponin, rappresentante del presidente russo nel distretto federale del Caucaso del Nord.

[12] Qui e in seguito il rilievo grafico è nell'originale.

[13] Ljudmila Georgievna Zykina, la più importante cantante russa di canzoni popolari.


[14] "Tornare sui propri giri" è un'espressione riferita al vento nel libro biblico di Qoelet. Si usa come dire "tornare alle solite".

[15] Grande Guerra Patriottica è detta quella dei sovietici contro gli invasori nazifascisti.

[16] "Vainaco". I Vainachi sono il popolo caucasico da cui discendono Ceceni e Ingusci.

[17] Capitale del Tatarstan (Repubblica Autonoma dei Tatari), nella Russia centro-orientale.

[18] Capitale della Baschiria, nella Russia europea orientale.

[19] Città storica russa, ai confini con l'Estonia.

[20] Città della Russia centrale.

[21] "TV Centro", canale controllato dal comune di Mosca.

[22] Nome colloquiale di San Pietroburgo.

[23] Nikolaj Alekseevič Nekrasov, poeta russo del XIX secolo.

[24] Si parla delle pagnotte tipo brezel. Essere "come un grugno di porco tra i banchi di pagnotte" significa essere un intruso.

[25] "Processo storico", trasmissione in cui si trattano temi storici ponendoli in parallelo con il presente.

[26] Sottinteso: Brežnev.

[27] Gejdar Alievič Aliev, allora primo segretario del CC del Partito Comunista dell'Azerbaijan.

[28] "Pioggia", canale televisivo di "infotainment".

[29] "Gente di NTV". Talk show della ex tv privata (ora controllata da Gazprom) NTV.


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