MILANO – “La cosa che mi manca di più è la sua compagnia, era quello che si dice una persona di compagnia, quando c’era faceva la differenza; poi il suo carattere, la sua positività e la felicità di andare in moto”. Valentino Rossi ricorda in un’intervista telefonica a SkySport24, il suo fraterno amico Marco Simoncelli, scomparso un anno fa a Sepang durante il Gp di Malesia.
Ricorda la loro amicizia mai messa in discussione dalla rivalità in pista, oppure quando hanno festeggiato insieme i loro titoli mondiali: “A volte mi stava a sentire, ma non sempre – ricorda Rossi – Quando avevo la gamba rotta mi veniva a trovare, ma non solo per presenza, lo faceva come gli amici più intimi, stava lì e guardavamo le partite insieme”.
Un accenno va anche alle opere della Onlus dedicata al pilota scomparso, in procinto di costruire ospedali e scuole in Sud America, iniziativa che Rossi non può che apprezzare, anche sulla base della grande partecipazione pubblica alla sua scomparsa: “La risposta della gente è stata incredibile, quindi è bello che il suo babbo usi questa risposta per fare qualcosa di buono con cui ricordare il Sic, è un modo per non dimenticarcelo”.
In un’intervista concessa alla Bbc il pilota romagnolo ha dichiarato che il MotoGp sta diventando noioso. Uno dei motivi è proprio la scomparsa di Simoncelli: “E’ un grandissimo peccato oltre che per l’amico anche per l’intera MotoGp: quando era in gara con qualcuno si sapeva che qualcosa la combinava, che fosse buona o sbagliata. É uno dei motivi – specifica – per cui la MotoGp è diventata noiosa, ma non l’unico”. (Foto Lapresse).