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Un’architettura ad Aosta

Creato il 28 novembre 2010 da Patuasia


Si chiama B63 il nuovo locale in piazza Severino Caveri, il numero è l’anno di nascita dei due soci: Paola Paroncini e Antonio Pistilli. Sono andata all’inaugurazione più che per gustare la birra per vedere il locale e sono rimasta soddisfatta, finalmente un’architettura urbana! Niente di folcloristico o, peggio ancora, niente da catalogo. Una grande vetrata permette di vedere fuori e di vedere dentro, sempre una grande vetrata mette in mostra i grandi contenitori della birra, la comunicazione di fondo è la trasparenza. Legno e ferro sono i materiali principe, come da vecchia fabbrica, ma l’arredo è ironico e punta su schegge di colore qui e là. Credo che il locale avrà successo perché l’ambiente è urbano (non se ne può più del folclore fine a se stesso), ma caldo e accogliente. Non ho cenato, se il cuoco saprà essere all’altezza dell’architetto (Danilo Montovert), avremo finalmente un posto dove stare. Un consiglio: tenere la musica un cicinin più bassa per poterla ascoltare meglio e per poter parlare al vicino (anche in questo caso non è la quantità del suono, ma la qualità ad essere importante). Un altro consiglio: educare gli avventori a non far casino quando escono a fumare una sigaretta, sarebbe meraviglioso, se un locale potesse offrire belle serate senza rompere le scatole a nessuno. Una sfida da vincere: questo è il progresso!

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