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Un Avvocato a New York

Creato il 02 giugno 2014 da Fugadeitalenti

Ho deciso di andare via dall’Italia, perché non trovavo alcun modo di fare carriera“: si riassume in questa, semplice constatazione la principale motivazione della fuga dal Paese di Simone Bertollini, 33 anni, avvocato specializzato in diritto di immigrazione a New York.

Una storia che sembra davvero troppo incredibile, per essere vera, quella di Simone. Si iscrive a 23 anni alla Facoltà di Giurisprudenza, a Roma: in poco più di due anni si laurea, trovando anche il tempo di scrivere la tesi, ma -in base a un Regio Decreto dell’epoca fascista- gli viene detto che deve aspettare la fine della durata legale del corso di laurea (circa due anni), prima di poterla discutere e ottenere così il titolo di “dottore”.

Cartoline dal Paese delle Meraviglie: Simone fa ricorso al Tar contro l’assurdità di questa norma, ma perde. “Quella sconfitta è stata la cosa più importante della mia vita“, riflette a distanza di anni, con tipico genio italico. Scoraggiato infatti dalla possibilità di trovare uno studio legale dove poter fare il praticantato (che non lo sfruttasse), Simone opta per ricominciare da capo.

Parte per gli Stati Uniti, dove si iscrive nuovamente a Legge (Università del Kansas), laureandosi anche in questo caso in anticipo sui tempi (ma negli USA non è un problema), e passando -successivamente- gli esami di abilitazione a New York e nel New Jersey.

Ultima tappa, l’avvio di un proprio studio legale, in un Paese dove il successo e la carriera li devi conquistare -letteralmente- metro dopo metro: Simone ora si occupa, con successo, di diritto di immigrazione. Da lui alcuni consigli per gli aspiranti giovani emigranti negli Usa, in tema di visti di lavoro.

Ospite della puntata è Massimo Autieri, presidente di Ugai, Unione Giovani Avvocati Italiani: con lui commentiamo la storia di Simone, e allarghiamo lo sguardo alle opportunità e alle barriere in ingresso per i giovani aspiranti avvocati nella Penisola.

Nella rubrica “Expats” leggiamo una delle decine di lettere che inviate mensilmente a “Giovani Talenti”: oggi è il turno di Chiara, che ha deciso -con coraggio- di tornare a lavorare in Italia. Ci spiega perchè.

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La discussione di maggio: Quote giovani nelle assunzioni in posizioni dirigenziali, soprattutto nelle amministrazioni pubbliche. Lo chiedono i giovani, secondo una recente indagine Coldiretti. Siete d’accordo? Più “under 40″ nelle posizioni di management, in modo obbligatorio? Dite la vostra!

Inviate le vostre lettere/spunti/riflessioni, specificando il Paese di residenza, a: [email protected]I migliori contributi saranno pubblicati sul blog ufficiale della trasmissione e letti in onda alla fine di ogni mese.

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Alla prossima puntata: sabato 7 giugno, dalle 13.30 alle 14 (CET), su Radio 24. Vi aspetto!


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