La sonda della NASA Cassini ha colto un'altra bella occasione per riprendere le lune ghiacciate di Saturno.
Dopo il "non-targeted encounter" con Rea e le osservazioni di Giapeto, questa è stata la volta di Dione e Teti.
La Cassini ha ripreso il transito dei due satelliti saturniani il 4 aprile 2015, indicativamente verso le 12:30 UT, in una sequenza di 25 immagini che deve essere durata circa 10 minuti o poco più.
Fonte: Solar System Simulator
I frame sono stati ripresi con la Narrow Angle Camera con il filtri CL1 e CL2 che corrispondono al "clear" (ossia, nessun filtro) delle due ruote portafiltri della fotocamera, sono perciò tutti in bianco e nero. Solo all'inizio e alla fine dell'osservazione, la sonda ha utilizzato un RED CL2, CL1 GRN e BL1 CL2 per ottenere due viste a colori della scena.
Le immagini a colori che riprendono le lune sono sempre molto divertenti da processare perché, mentre la Cassini tiene agganciato il target, in questo caso Dione, gli altri satelliti disegnano la loro orbita variopinta sovrapponendo i diversi filtri.
Questo è quello che succedere impilando semplicemente le foto raw originali, N00237484.jpg, N00237485.jpg e N00237486.jpg, rispettivamente come rosso, verde e blu.
Credit: NASA/JPL-Caltech/Space Science Institute / Elisabetta Bonora
E' chiaro che per ottenere il risultato finale è necessario un paziente lavoro di allineamento!
Ma guardare l'immagine composita in queste condizioni, può essere di grande aiuto per distinguere a colpo d'occhio se, tra gli artefatti jpg, il rumore di fondo e i raggi cosmici, si cela qualche altro oggetto d'interesse. Noterete, ad esempio, tre puntini, rosso, verde e blu, in successione in alto, proprio vicino al bordo superiore della foto. Bene, abbiamo trovato una stella! Si tratta di HIP 39625, classificata come HR 3172 nel SIMBAD Astronomical Database. E' situata nella costellazione dell'Unicorno e dista 712 anni luce dal Sistema Solare.
In questi tre frame non si percepisce ma osservando l'intera sequenza, è visibile un altro puntino più leggero che precede Teti ma che in apparenza, si muove più lentamente: dovrebbe essere un'altra stella, la binaria o multipla HIP 39641.
Ricostruzione con Celestia
Devo dire che in questo caso la resa dei colori non è così suggestiva: la distanza dal target ed il tipo di illuminazione ad alto contrasto, si traducono in variazioni cromatiche poco significative.
Nella composizione in apertura, disponibile in dimensione originale sul nostro album di Flickr, le due immagini rgb sono state processate ed il colore amplificato.
Ovviamente, però, la parte migliore di questa osservazione è l'intera sequenza.
Mentre Dione si trovava a 2,37 milioni di chilometri dalla Cassini, Teti passava dietro al suo polo sud poco più lontano (ad una distanza di 2,85 milioni di chilometri dalla sonda). Peccato, però, che le grandi differenze di esposizione tra un frame e l'altro, vadano ad aggiungersi alle nostre difficoltà di percezione naturalmente legate ad un'immagine in bianco e nero.
Il risultato finale ha richiesto un minuzioso lavoro di equalizzazione ma ora possiamo goderci le due lune danzanti in una breve animazione!
Dione and Tethys (gif-movie) - April 04, 2015
Credit: NASA/JPL/Space Science Institute - Processing: 2di7 & titanio44
Per saperne di più sul diario di bordo della Cassini: -
http://www.ciclops.org/news/looking_ahead.php?js=1
Per saperne di più sui filtri utilizzati dalle fotocamere della Cassini -
http://saturn.jpl.nasa.gov/faq/FAQRawImages/#q15