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Un banchiere per amico

Creato il 18 novembre 2012 da Funicelli


Ecco un altro spaccato del sistema Italia: un banchiere, una banca, dei politici cui concedere fidi e da cui ricevere favori. Una piccola cricca, in poche parole.
Una banca, la Banca Popolare Milanese che anziché finanziare le imprese del territorio del nord, era diventato un bancomat del centrodestra. Il suo presidente, Ponzellini, era anche un manager di Impregilo, la grande aziende delle grandi opere dove chi finanzia è il pubblico (e chi decide il finanziamento è magari lo stesso politico di prima) e chi ne prende i benefici è il privato. Perchè i costi dell'opera salgono, perché alla fine si scopre che l'opera non è remunerativa ..
Finanziamenti sono finiti alla Atlantis Bplus, al gruppo Gavio: ma l'inchiesta di Report parla anche dei finanziamenti all'azienda della moglie del direttore delle relazioni istituzionali di Mediaset Ilaria Sbressa (dal sito del corriereL'ultimo regalo della Gelmini):
Mentre il governo prepara tagli alla Scuola per centinaia di milioni, grazie agli esperti scientifici nominati dalla Gelmini arrivano soldi a palate all'azienda di Ilaria Sbressa, moglie di Andrea Ambrogetti, direttore delle relazioni istituzionali di Mediaset e presidente dell'associazione del digitale terrestre.

Massimo Zennaro, ex portavoce della Gelmini, finito nella bufera per il comunicato sul Tunnel dei neutrini, il 22 dicembre del 2011, prima di lasciare il Ministero per andare a fare l'addetto stampa di Barbara Berlusconi, stanzia 1,3 milioni da destinare a prodotti multimediali per la scuola.

Una commissione mista Miur-Ansas decide di investirne 730 mila per comprare 19 "Pillole del sapere" realizzate proprio dall'azienda della Sbressa: un format di filmati della lunghezza di 3 minuti ciascuno, che aveva depositato in Consip, la società del ministero dell'Economia che serve per ottimizzare e rendere più trasparenti gli acquisti della Pubblica Amministrazione.

Ma dalle intercettazioni sulla Bpm emerge che Antonio Cannalire , braccio destro di Massimo Ponzellini, avrebbe cercato di favorire l'entrata della Sbressa proprio in Consip, grazie ai suoi contatti con i dirigenti. Cannalire aveva anche aiutato la Sbressa ad ottenere un finanziamento di 300 mila euro dalla Bpm, minacciando addirittura di morte un funzionario della Popolare.

Sei mesi fa è stato arrestato Massimo Ponzellini, manager dell'Impregilo e Presidente della Banca Popolare di Milano. Ha servito i governi di tutti i colori, ricoprendo cariche prestigiose, ora però è indagato per aver concesso finanziamenti alle imprese in cambio di mazzette. Le aziende finite sotto la lente dei magistrati sono tante da Atlantis Bplus a Sisal, dal Gruppo Gavio a Capgemini, da Caltagirone ad Almaviva. La BPM, l'istituto finanziario radicato sul territorio più ricco d'Italia, per statuto avrebbe dovuto finanziare le piccole e medie imprese, la forza vitale del Paese. Invece negli ultimi anni si sarebbe trasformata in bancomat per i politici e per alcuni imprenditori sempre grati a chi li finanzia, e che succhiano risorse pubbliche. Dall'inchiesta della Procura di Milano, però emerge anche la ragnatela di rapporti con la politica, da Calderoli a Bossi, dalla candidata alle primarie del Pdl, Santachè a La Russa, dalla Brambilla a Urso, da Marcello dell'Utri, a Silvio e Paolo Berlusconi, da Paolo Romani a Gianni Letta, ma anche con il Vaticano, di cui Ponzellini è uno dei consiglieri economici. Soprattutto emergono i rapporti con l'attuale ministro dell'economia Vittorio Grilli, e con colui che ha tirato le fila dell'economia del nostro Paese nell'ultimo ventennio: Giulio Tremonti e il suo consigliere politico Marco Milanese. Alla fine dall'inchiesta di Report curata da Sigfrido Ranucci si definisce un Paese soffocato dalle lobby che arrivano addirittura a mettere a rischio il funzionamento delle istituzioni più prestigiose. E ora in mano a chi è andata BPM?
C'è una porzione del finanziamento pubblico alla politica che è una sorta di paradiso fiscale, senza obbligo di rendicontazione e controllo: sono i 75 milioni di euro suddivisi tra i vari gruppi parlamentari di Camera e Senato. Una rendita opaca per molti (capigruppo e vicepresidenti) e per un esercito di dipendenti.
A Settembre l'ISTAT ci dice che le nostre esportazioni tornano a crescere. Ma negli ultimi cinque anni le cose sono non andate granché bene. Per favorire l'internazionalizzazione delle imprese abbiamo la SACE, che assicura i crediti alle esportazioni. LaSimest, che partecipa il capitale delle imprese che vogliono "internazionalizzarsi".L'ENIT che promuove, nel mondo, il prodotto turistico italiano.L'ICE, l'Istituto per il Commercio Estero che si rivolge a piccole e medie e imprese. Abbiamo avuto ancheINFORMEST eFINEST dedicate al Nord-Est. Buonitalia. Camere di Commercio.L'obiettivo è promuovere i prodotti italiani, fare aumentare il volume d'affare delle imprese che vuol dire maggiore entrate fiscali. Per questo lo Stato ci mette un bel po' di quattrini. Ma lo sforzo pubblico sembrava eccessivo all'ex Ministro dell'Economia Giulio Tremonti che decide di sopprimere l'Istituto. Lo fa nel luglio 2011, ma pochi mesi dopo il Governo ci ripensa.

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