Un Bavaglio per ghermirli e nel Silenzio incatenarli

Un Bavaglio per ghermirli e nel Silenzio incatenarli

Piccola considerazione: se un presidente del consiglio megalomane inizia a sbroccare di brutto perché fare leggi che lo incoraggiano? Non sanno che la condiscendenza è controproducente e aggrava la patologia?

Renzi in mezzo ai suoi non ha freni, solo lui ha ragione ed ha sempre bell’è pronta una pessima battuta per tutti! Jeremy Corbyn diventa il nuovo segretario dei laburisti in Inghilterra? E lui dichiara che alla sinistra inglese piace perdere, come se lui sapesse cosa significa vincere le elezioni. Non c’è niente da fare, ce l’ha proprio a morte con quelli di sinistra … è arrivato a non nominare neanche il Papa, noto bolscevico per i suoi standard. 

Esistono ancora due o tre programmi televisivi che di tanto in tanto non tessono le lodi della rovina? E lo sborone-nazional-populista li liquida affermando che fanno meno ascolti di Rambo. Ormai tutti hanno dimenticato che quei talk erano gli stessi dove il nostro Renzi pascolava e brucava un giorno si  e l’altro pure.  Era l’età dell’oro della rottamazione ora divenuta riciclo dell’umido, delle preferenze trasformatesi in miniliste bloccate e dello #staisereno inferto alle spalle.  

Ma noi abbiamo la memoria corta e questi personaggi possono permettersi il lusso di fare tutto e il contrario di tutto mentre siamo distratti dall’ennesimo mostro sbattuto in prima pagina, e a  Salvini la parte viene benissimo!

Ora arriva anche la legge bavaglio, un capolavoro che non è riuscito neanche al berlusconismo.  E pensare che quando il Pd fingeva ancora di stare a sinistra sulle intercettazioni ci campava! Ora che anche questo argine è stato abbattuto ci manca solo che Verdini faccia campagna acquisti per il governo! Ok, abbiamo sbagliato esempio.

Ai tempi di Berlusconi persino la censura più bieca aveva tutto un altro sapore. Gli editti li emanava da Sofia e se la prendeva con gente coi controcosi, ora è tutto più sciapo e ridicolo: Renzi  spara minchiate su Twitter,  tracima satollo dal monitor di  TikiTaka e  se la prende con Giannini, un poveraccio dalla carriera stroncata dall’ego, uno che ha l’unica colpa di prendersi una pausa ogni tanto solo per far riposare la lingua.

Oramai non c’è più resistenza da parte dell’opinione pubblica e la legge Bavaglio non è stata altro che un’ umiliazione tanto inutile quanto gratuita, una vera carognata! Pare proprio che il governo possa permettersi ogni cosa. A questo punto perché allora non ci risparmia anche il fastidio di andare a votare? Ok scusateci, un altro esempio sbagliato!

Eh su … un minimo di “voci contro” ci vogliono, sono necessarie … fanno tanto democrazia di facciata! lo diciamo sempre anche per Matteo. “Dimagrisci e accetta le critiche! Se in giro ci fossero in giro solo cloni di Vespa e Rondolino prima o poi la gente comincerebbe a insospettirsi … speriamo!” Mica può fare tutto il lavoro sporco la minoranza del Pd?

Ma la legge bavaglio serve anche per limitare la magistratura. Mica Renzi vuole fare la fine si Silvio? E se il berlusconismo ci ha insegnato qualcosa è che prevenire è meglio che curare. Addio all’udienza “Filtro”, dove si decide quali intercettazioni siano rilevanti per un processo. Troppe persone potrebbero ascoltare durante le udienze e questo lederebbe la privacy delle persone coinvolte nel processo. Mitigata ma non stralciata la famosa norma Pagano, che prevede il carcere da sei mesi a 4 anni per chi diffonde registrazioni fraudolente,  il carcere rimane ma ci si può appellare al diritto di cronaca. Che conquista!

E che dire della delega in bianco al governo sulle intercettazioni? Dieci righe generiche che permetterebbero all’esecutivo di decretare di tutto usando come scudo il democraticissimo diritto di privacy, una delega che permetterà al governo di scavalcare e bypassare non solo il potere legislativo ma anche quello giudiziario?

Si possono fare norme ad hoc per tutelare gli amici e gli amici degli amici mentre si può lasciare campo libero allo sputtanamento dei nemici. Conveniente no? Nel totale delirio delle mediocrità non resta che concludere questo post in solo modo:

“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.  Costituzione della Repubblica Italiana, Articolo 21

Franco Giordano Gianpaolo D’Elia

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Vignetta di PV Pietro Vanessi