Durante un incontro per conoscere tutte le potenzialità dei servizi dell’agricoltura sociale, organizzato dall’AIAB a Roma, oltre ad avere come compagno di studio il…signor Mario Tuti, ergastolano, ora detenuto in semilibertà, ho appreso che come risposta alla morte di Stefano Cucchi, nell’ottobre del 2009, il sign. Paolo Massenzi ha dato vita al sito recuperamoci, ora trasformato in blog www.recuperamoci.blogspot.com, dove si descrive tutte le varie produzioni carcerarie della penisola e i risvolti di riabilitazione che il lavoro produce in queste persone.
Fare di ogni erba un fascio può essere pericoloso ma, è accertato, che una cooperativa, un’associazione, un’impresa che riesce a dare lavoro ad un carcerato, consente a quest’ultimo di poter di nuovo avere speranza e alla società di ridurre i costi sociali e diminuire anche le paure preconcette.
Massenzi gira con una specie di camper chiamato “Jail mobile” e si ferma nelle piazze e nei paesi per far conoscere ed eventualmente, prendere anche gli ordini, dei tanti lavori e di gran qualità che si fanno nelle carceri.
Riporto dal suo blog uno degli ultimi prodotti e la relativa foto. Se vi interessa , sul suo blog ci sono le tappe del suo tour per la conoscenza di un mondo chiuso…anche per noi.
“una borsa ricavata da una coperta strappata proveniente da un carcere di massima sicurezza….. recuperiamoci! mette in rete due produzioni carcerarie, la prima fà il progetto, la seconda la realizzerà”