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Un brevetto russo contro i parassiti

Creato il 10 luglio 2014 da Corradopenna
Un brevetto russo contro i parassitiQui di seguito la traduzione della descrizione del brevetto della federazione Russa n. RU2250111 
La traduzione è stata eseguito da un orginale inglese che corrisponde ad una (pessima) traduzione dal russo, ma non ostante ciò solo alcuni aspetti secondari del testo appaiono poco chiari
Fonte inglese: http://en.shram.kiev.ua/top/patents_medicine/medicine_13/medicine_4.shtml

A seguire la mia esperienza con tale metodo (da me leggerente modificato).


Dell'autore Gubarev potete trovare qui un articolo scientifico sui "rope worms": http://arxiv.org/ftp/arxiv/papers/1301/1301.2845.pdf

METODO PER ELIMINARE GLI ELMINTI dal corpo umano

Inventori e detentori del brevetto:Nikolai V. Gubarev, Sergey Lebedev, Orel Lyudmila Petrovna, Pakulina Olga Indirizzo per la corrispondenza: 196158, St. Petersburg, Danube, etc., 24, kv.65, NV Gubarev Brevetto depositato il 20/02/2004 L’invenzione riguarda la medicina, in particolare la parassitologia medica, e può essere utilizzata per il trattamento della parassitosi. Il metodo consiste nell’esporre gli elminti ad un trattamento costituito da un decotto di foglie di eucalipto con l’aggiunta di olio essenziale di eucalipto. Tale liquido, in quantità di un litro ad una temperatura di 40 ° -42 ° C va introdotto giornalmente nel retto tramite clistere per 5-7 giorni, e va trattenenuto ogni volta per 15-20 minuti. Prima dell’introduzione di tale liquido va somministrato un clistere. Il metodo causa l’espulsione di diverse specie di elminti senza provocare effetti tossici per il corpo umano. DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE L’invenzione riguarda la medicina, in particolare la parassitologia medica, e può essere utilizzata per il trattamento dell’elmintiasi.La liberazione dell’uomo dai parassiti, particolarmente dagli elminti, è di grande importanza per rafforzare e guarire il corpo nella sua interezza e per curare le malattie causate dagli elminti. Alla base di molti disordini gastrointestinali (costipazione, diarrea, nausea, vomito, dolore allo stomaco causato da enterite o enterocolite), malattie dell’apparato respiratorio (dalla malattia respiratoria acuta fino alla polmonite), malattie neurologiche (dal nervosismo al mal di testa, passando per vertigini, tic e persino epilessia), sindrome da fatica cronica, reazioni allergiche sotto forma di eruzioni cutanee, e disturbi mentali troviamo spesso la presenza dei vermi parassiti. L’effetto deprimente delle tossine degli elminti sull’apparato circolatorio umano causa anemia, che nei casi più gravi diventa così acuta da essere diagnosticata come tumore del sangue. Vedi EE Kornakova Parassiti umani, San Pietroburgo, 2002 e Muller R. I Vermi e le malattie umane (Worms and human diseases) Oxon - New Jork, 2001.

Un brevetto russo contro i parassiti
[link ad un altro e più recente libro sui parassiti della stessa autrice:]

L’esposizione del sistema nervoso alle tossine prodotte dagli elminti porta a disturbi del sonno, mal di testa, e in casi gravi a disordini del tono muscolare. La causa della malattia è molto difficile da riconoscere, ed è possibile morirne. Le tossine degli elminti indeboliscono il sistema imunitario, aggravando il decorso di molte malattie. Per infestazioni minori la presenza degli alminti può essere asintomatica, ma i portatori asintomatici non sono consapevoli della propria infezione e possono infettare gli altri. Molti dottori, molte diagnosi e molti trattamenti delle malattie non tengono conto della possibilità della presenza di infestazioni parassitiche intestinali, e in questo caso utilizzare un lungo e snervante singolo specifico trattamento non offre sollievo alle sofferenze del paziente e non porta ad una cura della malattia, che è anzi spesso complicata dagli effetti collaterali dei farmaci. La difficoltà risiede nel fatto che nell’esame al microscopio delle feci le uova degli elminti spesso non vengono riscontrate, a causa del ciclico sviluppo a stadi degli elminti e dell’imperfezione dell’attrezzatura del laboratorio. I farmaci noti per la loro azione di espulsione degli elminti dal corpo umano, che agiscono selettivamente sull’una o l’altra forma di elminti, sono inoltre molto tossici ed hanno numerosi effetti collaterali, ed il loro utilizzo è controindicato in caso si soffra un certo numero di malattie. Vedi MD Mashkovsky, Farmaci 2001 city; Rabbit RG, Rachkovskaya IV, Karpov IA Fondamenti di parassitologia medica e generale, 2002). Un metodo contro i parassiti che dia buoni risultati scientificamente dimostrabili è quello dell'uso di erbe antiparassitarie (estratti, decotto, infusi) (Mashkovskii MD Farmaci, 2001; Kornakova EE I parassiti umani, San Pietroburgo, 2002). Come rimedi erboristici contro i parassiti ci sono i fiori di tanaceto e di assenzio, nonché il rizoma della felce maschio, assunti oralmente in un certo dosaggio. Tuttavia è da notare che le erbe antiparassitarie assunte oralmente hanno forti effetti tossici e l'overdose o l'idiosincrasia può portare persino alla morte. Utilzzando infusi o decotti di erbe a bassa concentrazione (per ridurre l'effetto tossico) non si ottengono nè effetti collaterali negativi né risultati positivi, dal momento che i vermi che sopravvivono strisciano, si spostano e diventano aggressivi, e gli effetti inusuali che si possono verificare diventano problematici (Kornakova EE I parassiti umani, San Pietroburgo, 2002). I fiori di tanaceto e di assenzio utilizzati principalmente contro gli ascaridi e gli enterobi, non hanno effetto sulle tenie. L’estratto della felce maschio è usato principalmente contro le tenie (Mashkovskii MD Farmaci, 2001). Tuttavia quest’ultimo estratti è altamente tossico e non si può utilizzare in caso di occorrenza di un certo numero di malattie: malattie del fegato o dei reni, ulcera gastrica e ulcera duodenale, malattie acute gastrointestinali e febbrili, anemia, etc. Inoltre non è sempre possibile espellere completamente le tenie, perché spesso aviene una semplice separazione dei singoli segmenti che si distaccano dalla testa del verme, la quale resta attaccata alla mucosa intestinale e nel tempo torna ad accrescersi con conseguente recidiva dei disturbi. Lo scopo di questa invenzione è quello di realizzare un trattamento efficace per l'intensiva eliminazione di una grande varietà di specie differenti di elminti (sia ascaridi che tenie), con espulsione anche della testa delle tenie e senza causare gli effetti tossici delle note erbe antiparassitarie. Tale scopo viene raggiunto come segue. Si usano 30 gr di foglie di eucalipto aggiunte ad un litro di acqua bollente e vengono fatte bollire per 15 minuti. Quindi l'infuso va tenuto in un recipiente chiuso e lasciato riposare per 2 o 3 ore. Immediatamente prima dell'introduzione nel retto di questo litro di infuso alla temperatura di 40° - 42° C., si aggiungono 15-30 gocce di olio essenziale di eucalipto (di qualsiasi marca). Prima di ciò il paziente deve inserire nel retto un clistere di 2 litri d'acqua a temperatura 20 ° - 22 ° C per pulire l'intestino e creare le condizioni per una facile introduzione dell'infuso terapeutico.Quindi viene fatto il clistere con un litro di infuso e gocce di olio essenziale di eucalipto, e si trattiene il tutto per 15-20 minuti. La procedura terapeutica descritta va eseguita per 5-7 giorni di seguito, ogni volta previa pulizia dell'intestino con un altro clistere di sola acqua.Esempi di implementazione di questo metodo. Esempio 1. Paziente di 42 anni. Per molti anni ha ricevuto continui trattamenti farmacologici per reazioni allergiche croniche come l'orticara. L'esame al microscopio delle feci ha rivelato uova di elminti.Il paziente è stato trattato per 6 giorni col metodo qui descritto (clistere con acqua per pulire l'intestino e clistere con 30 grammi di foglie di eucalipto lasciate in infusione per 2 ore, a cui si sono aggiunte 20 gocce di olio essenziale di eucalipto). Dopo un giorno di trattamento nelle feci del paziente sono state rilevate quantità macroscopiche di muco. Al secondo giorno di trattamento sono state osservate grandi quantità di enterobi e pochi ascaridi. Al terzo e quarto giorno sono stati trovati segmenti di tenia e grandi quantità di muco. Il quinto giorno sono fuoriuscite tre teste di tenia. Il sesto giorno di trattamento 2 spire di ascaridi. L'orticaria ha iniziato a diminure al terzo giorno di trattamento ed è totalmente scomparsa il sesto giorno. Il paziente si sente in buona salute. Viene raccomandato di ripetere il trattamento dopo un mese. Esempio 2. Paziente di 51 anni. Per oltre 4 è stato ripetutamente trattato in ospedale per distonia vascolare vegetativa di tipo ipertensivo e per ernia del disco, ha sofferto vertigini, mal di testa localizzato nella parte posteriore del capo, perdita di memoria, stanchezza ed irritabilità. È stato trattato utilizzando i farmaci tradizionali e la fisioterapia. Si è sottoposto ad agopunture e massaggio terapeutico. Le condizioni di salute non sono migliorate. Inoltre c'erano disturbi gastrointestinali quali dolori addominali e costipazione alternata a diarrea. Dopo ripetuti controlli delle feci, uova di elminti sono state trovate solo la quarta volta. È stato utilizzato il trattamento qui descritto per 7 giorni. Dopo il primo giorno di trattamento non è stato trovato niente nelle feci del paziente. Il secondo giorno sono stati trovati 8 ascaridi. Il terzo giorno 4 tenie con la testa (di lunghezza fra i 60 e i 120 cm) ed una grande quantità di muco medusoide. Il quarto ed il quinto giorno delle spire di ascaridi lunghe 90 cm, rispettivamente 2 ed 1. Il sesto giorno del trattamento 2 teste senza i corpi dei vermi. Il settimo giorno alcuni ascaridi (pochi). Man mano che i parassiti venivano espulsi nel corso del trattamento, le condizioni del paziente sono gradualmente migliorate. Alla fine del settimo giorno i disturbi gastrointestinali sono scomparsi, la pressione del sangue si è stabilizzata a 140/90, è scomparso il mal di testa, così come le vertigini ed i disturbi della memoria. Il paziente si sente bene. Esempio 3. Paziente di 36 anni. Negli ultimi 4 anni ha sofferto di sindrome da fatica cronica, perdita di memoria, mal testa persistente, e dolore alle articolazioni delle ginocchia.Nell'analisi al microscopo delle feci del paziente sono state trovate uova di ascaridi e diversi segmenti di tenia. Il paziente è stato trattato con estratto di tanaceto preparato secondo le raccomandazioni di Mashkovskiy MD (2001) per 6 giorni. Tale trattamento ha portato all'espulsone di un piccolo groviglio di ascaridi. Sono stati poi utilizzati semi di assenzio, che il paziente ha assunto sotto forma di un cucchiaio mescolato col miele 3 volte al gorno per 4 giorni. Nei giorni 3 e 4 del trattamento sono stati espulsi 13 ascaridi. Ma il paziente non ha manfestato miglioramenti significativi della propria salute, è stato tormentato da costante fatica, apatia e perdita di memoria. È stato quindi utilizzato per 6 giorni il metodo qui proposto. Nei primi due giorni non è stato osservato niente nelle feci del paziente. Al terzo giorno sono stati osservati due lunghi ascaridi, una gran quantità di muco e pezzi del corpo delle tenie. Nei giorni quarto e quinto del trattamento è continuata l'espulsione degli ascaridi, di una tena di 120 con la testa, di due teste senza corpo e di una grande quantità di muco. Il sesto giorno del trattamento sono fuoriusciti pochi ascaridi. Nel corso del trattamento il pazente ha inizato a sentirsi molto meglio, percependo "leggerezza nel corpo", "lucidità mentale" e diminuzione del dolore alle giunture.Con il metodo di espulsione degli elminti qui proposto sono state trattate 13 persone che soffrivano di varie malattie. Tutti i pazienti nel corso del trattamento hanno espulso elminti, sia ascaridi che tenie. I sintomi principali delle malattie tendevano a sparire dopo l'espulsione dei parassiti. Sono stati osservati anche alcuni effetti collaterali di questo trattamento terapeutico. .Sebbene siano stati osservati disturbi del sistema gastrointestinale e delle funzioni biliare ed urinaria, il trattamento è stato ben tollerato dai pazienti.Nella letteraturta disponibile non abbiamo trovato informazioni sull'uso delle foglie di eucalipto nella descrizione dei vari metodi di espulsione degli elminti dal corpo umano. Nel manuale di Mashkovskiy MD (2001), le foglie di eucalipto e l'olio essenziale di eucalipto sono raccomandati agenti come antisettici ed anti-infiammatori.Le foglie di eucalipto hanno un odore aspro, deciso e persistente. Aggiungendo olio essenziale di eucalipto all'infuso di foglie si promuove attivamente l'evaporazione delle sostanze aromatiche volatili e la loro rapida penetrazione nelle parti sovrastanti del tratto gastrointestinale quando la miscela terapeutica viene somministrata per via rettale. Di conseguenza l'impatto del trattamento non è limitato all'area del retto, come nei clisteri tradizionali. Gli oli essenziali volatili, grazie alla piccola dimensione delle loro molecole, tendono a penetrare rapidamente e profondamente nella mucosa intestinale, e quindi a passare nel circolo sanguigno e nel circolo linfatico, a partire dai quali essi esercitano lo loro azione sulla grande lunghezza del sistema gastrointestinale. Gli esteri volatili, a causa delle loro caratteristiche, penetrano rapidamente e profondamente nei tessuti del corpo degli stessi elminti, causando rilassamento neuromuscolare, contribuendo a staccarli dalla mucosa intestinale e facendoli quindi espellere assieme al liquido quando si svuota l'intestino.L'olio essenziale volatile dell'eucalipto e l'infuso di foglie dell'eucalipto nell'intestino quando restano nell'intestino continuano la loro azione distruttiva contro gli elminti. E nella procedura successiva i vermi indeboliti ed i vermi morti fuoriescono con le feci. Come si può vedere dagli esempi mostrati, ogni trattamento succesivo è stato caratterizzato da una maggiore fuoriuscita di vermi. Non è da escludere che gli oli volatili di eucalipto abbiano dissolto il muco della superficie interna del tratto gastrointestinale, esponendo le teste dei vermi che si agganciano alla mucosa per succhiare il nutrimento. Il fatto che alcune specie di elminti introducano la propria testa profondamente all'interno della mucosa spiega il fatto che le altre erbe assunte per via orale, o anche somministrate sotto forma di clistere, abbiamo un effetto molto limitato o addirittura nullo su di essi . (...) E a causa della sua attività anti-infiammatoria l'eucalipto promuove la guarigione della mucosa laddove si erano attaccati i vermi.
Personalmente ho utilizzato questo metodo con ottimi risultati (sparizione di una recidiva di psoriasi causata da una forte e duratura reazione di Herxheimer, diminuzione dell'allergia ai pollini) modificandolo però leggermente. Ricordando che quanto qui sotto riportato non costituisce consiglio terapeutico alcuno (non esiste la malattia in sé, ma il singolo caso clinico che è spesso unico e che va valutato appunto singolarmente da un medico di fiducia) ma solo la descrizione della mia esperienza, invitandovi a consultarvi sempre con un medico qualificato a riguardo delle terapie e dei trattamenti cui sottoporvi, mi appresto a descrivere quanto ho fatto. Innanzitutto ho notato nella mia esperienza che fare i clisteri a stomaco vuoto è molto meglio, e di conseguenza li ho fatti o la mattina appena sveglio o il pomeriggio tardi dopo una giornata di digiuno. Fare questo tipo di pulizia intensa il pomeriggio tardi o peggio la sera rischia di causare una sorta di "insonnia" (anche se forse dovremmo parlare di aumento di energie che impediscono di cadere addormentati). In ogni caso anche il giorno dopo ho sperimentato un'energia incredibile, durata fino a quando non ho pranzato. Per potenziare il clistere preparatorio ho usato due litri di acqua fatta bollire e poi raffreddata a 37 gradi (non a 20-22 come nel metodo descritto) aggiungendo un cucchiaio di sale marino integrale per litro. I parassiti odiano il sale e quindi anche questo clistere ha valore antiparassitario. Inoltre ho aggiunto 2/4 gocce attivate di biossido di cloro. Personalmente ho sperimentato delle reazioni di Herxhemer al biossido di cloro ma assumendo una piccola quantità di vitamina C credo di avere impedito che l'effetto del biossido di cloro potesse andare al di là dell'intestino. Per altro ogni eventuale tossina sarebbe stata portata via dal primo e/o dal secondo clistere. Anche il biossido di cloro ha azione antiparassitaria (ed ha anche il vantaggio di smantellare le strutture di biofilm e di aggedire batteri patogeni e candida). Questo primo clistere l'ho trattenuto per 12/15 minuti.Mentre preparavo l'acqua calda per il primo clistere facevo bollire per 15 minuti le foglie di eucalipto (30 grammi in un litro d'acqua - ho provato anche ad usare sempre 30 grammi in due litri d'acqua ma non sono riuscito a trattenerli quasi per niente). Poi ho messo il coperchio sulla pentola, ho lasciato riposare per 2 o 3 ore, ho filtrato, fatto in modo che la temperatura fosse 37 gradi (e non 40/42 gradi come descritto nel metodo qui sopra riportato, che mi sembrano decisamente troppi), versato il tutto nel contenitore dell'enteroclisma, aggiunto 25 gocce di olio essenziale di eucalipto, somministrato e trattenuto il più a lungo possibile (la seconda volta sono arrivato a circa 10 minuti). Una volta che mi ero dimenticato di aggiungere le gocce di olio essenziale di eucalipto ho però potenziato il clistere con 10 gocce di Mix antiparassitario Clark potenziato (l'idea di usare estratto di mallo di noce nera come antiparassitario in un clistere è della dottoressa Clark).Siccome non sapevo quali potessero essere gli effetti di queste sostanze assunte per via rettale sul mio corpo ho iniziato con dosi un po' più piccole (parlo del biossido di cloro, dell'olio essenziale di eucalipto, del Mix antiparassitario) e poi piano piano ho aumentato per verificare se e fino a che punto potevo tollerarle.

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