Un calcione al giornalismo sportivo

MILANO. Sapete… i giornalisti non fanno più le domande, i giornali non regalano più risposte. Allora un bel calcione va a loro e a chi li riempie, in un momento in cui le evidenze dei fatti consegnano a tutti i tifosi la quasi certezza che il calcio sia finito dentro una crisi di valori e di regole dalla quale può uscire solo morto per poi risorgere. Oggi, mentre la Lega Calcio veniva sbeffeggiata dall’autorità del garante della concorrenza, tutti titolavano su Cavani che se ne va, su Totti osannato dall’Herald Tribune e su un paio di altre menate. Cari colleghi, posso dire serenamente, per quello che ha mostrato il mio sito in queste ultime 36 ore, che siete da calcio nei palloni, perché ormai forniti di occhi foderati di prosciutto e di cervello a elettroencefalogramma piatto. Tutti sulla notizia dei diritti, ma proprio tutti, hanno evidenziato come fossero da rifare le regole. Bene: e dire che chi ha in mano la cassa non è l’ente giusto? E far capire che il problema è invece quello, no? Siamo proprio da pensionare tutti quanti. Anche voi, tuttavia, se non imparerete a dire basta alle gallery di fighette e a dire sì a chi vi dice la verità…