Questione di preposizione articolata (non vi ricordate a scuola, preposizioni semplici..di, a, da….filastrocca a memoria) ma sentendo stamane i consulenti del nuovo patron, l’imprenditore DiBenedetto, della nuova Roma Calcio, prospettare una visione di businness dello stadio, quale aggregatore familiare dove la partita è l’acme di eventi e servizi (mangiare, relazionarsi, informarsi, ecc..) che una nuova concezione di stadio dovrebbe apportare, mi è venuta un’idea.
Il mangiare sano è spesso accompagnato, oggi, da cibi locali, stagionali e per i più informati anche ricchi di proprietà salutistiche. Allora in considerazione delle sempre presenti crisi reddituali agricole, frutto anche di prezzi alimentari collegati alla speculazione, non sarebbe utile, innovativo e positivo che qualche Associazione Agricola (Coldiretti, CIA, Copagri, Confagricoltura, Alpa, ecc…) sponsorizzasse una qualche squadra, ricca di giovani italiani (con ciò anche gli stranieri ivi nati o naturalizzati) e sperimentasse (c’è il famoso Milan-lab!!) il valore nutrizionale dei prodotti, genuini, agricoli?
Lo sport spesso viene collegato a beveroni fasulli mentre sarebbe un testimonial incredibile per i ragazzi, sapere che un campione , la squadra, si nutre di prodotti del campo, ma non di calcio! Magari con rilevazioni scientifiche dell’INRAN. Ministro Romano , lei che è un “Responsabile” che ne pensa?
Certo c’è un particolare che il fenomenale slogan “prodotti a km zero” sul calcio….come dire…non vorrei avesse l’appoggio solo di Buffon!!
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