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Secondo Susanna Camusso “non c’era bisogno di mettere dei professori al governo per fare così”.Camusso e CGIL in piazza a Roma contro le misure di austerità e rigore: secondo la Camusso queste misure hanno fallito e hanno portato il paese ad una situazione “disastrosa”. La Camusso annuncia anche un mobilitazione generale a livello europeo.
Intanto a Londra ieri migliaia sono scesi in piazza per manifestare contro l’austerità e per la crescita e lo sviluppo. A Londra si protesta contro lo smantellamento dello stato sociale, delle tutele e di garanzie da tempo consolidate. Secondo i manifestanti londinesi ci sono sempre più diseguaglianze sociali e questa situazione deve essere cambiata.
Quindi anche a Londra un’imponente manifestazione contro le politiche di rigore imposte dall’Europa, contro le politiche neoliberiste che colpiscono le fasce più deboli della popolazione.
Anche a Londra si denuncia un sostanziale aumento della povertà per esempio testimoniato dal crescente numero di persone che fanno la fila alla “mensa dei poveri”.
Molti si lamentano dei tagli ai sussidi come all’assistenza sanitaria: entrambe le cose essenziali per la vita di molte persone.
Da Roma a Londra passando per Madrid e Lisbona vediamo dovunque la “reazione” a tutto quello che il neoliberismo sta portando: un peso pagato dai più “deboli”, da coloro che sono già “stremati” dai danni che ha portato una crisi economica causata dai “giochi” della finanza.
Un enorme “grido di sofferenza” che si “eleva” da Londra al sud dell’Europa: un “canto di protesta”che va avanti da un anno.