Ho aperto questo blog nel 2012 per parlare di DONNE.
Per scrivere di emozioni, di diritti, di sogni, di progetti.
Per scrivere di parità e di lotte di genere, di femminismi vari e variegati. Di battaglie civili.
Poi, quando leggo per l’ennesima volta di un ennesimo femminicidio, quando leggo della notizia di una donna – Giuseppa Corvi, 43 anni - uccisa con un colpo di martello dal marito… mi chiedo cosa scrivo a fare.
Ma il dubbio dura un secondo. Un nano secondo.
Perché mentre altri usano il martello, io uso le parole.
Ho solo quest’arma e con questa vado avanti.
E oggi, vorrei dire una cosa alle donne vittime di violenza, a quelle che ancora vivono-sopravvivono: se sospettate, se notate comportamenti invadenti o molesti o violenti da parte dell’ex marito-compagno-amante, NON FIDATEVI!
NON CONCEDETE COLLOQUI PRIVATI ALL’UOMO CHE TEMETE.
NON INCONTRATELO DA SOLE.
Dovete denunciare, ma poi – dopo le denunce – se notate ancora dei segnali di pericolo nel comportamento dell’uomo, se subite minacce, non concedete appuntamenti privati.
Potete essere anche le più intelligenti, le più furbe, le più forti del mondo, ma la VIOLENZA ALTRUI è spesso ingestibile.
State attente.
Chiedete la presenza delle forze dell’ordine durante eventuali colloqui. E, se non necessari, evitate pure i colloqui per “chiarimenti”.
Cercate di guardare oltre: siate le guardiane della vostra vita.
Non fate le crocerossine, le psicologhe, le madri del vostro ex.
Basta un colpo di martello. Ricordatevelo sempre.
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CONTATTI 14 aprile 2014: 25.276
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