Magazine Bellezza
Mentre i passeggeri defluivano lentamente mi sono equipaggiata con tanto di piumino a prova di freddo polare, sciarpa, cappellino di lana e guanti.
Insomma, appena uscita dall'aereo mi sono sentita un po' così:
Sarà che ero accaldata, sarà che niente avrebbe potuto rovinarmi quei giorni (tranne la gastrite), sarà che dentro di me e anche fuori scalpitavo per riabbracciare il mio fidanzato, ma non ho sentito freddo manco per niente! Né all'arrivo né per tutta la permanenza...
Da un lato però, mi sentivo un po' triste. Il fine settimana sarebbe volato e non avrei avuto il tempo e l'occasione di abbracciare la mia lovvofamiglia, i miei amici, le persone che in questi ultimi anni mi sono state accanto in ogni momento, soffrendo e gioendo con me e per me, quelle stesse persone che negli ultimi giorni mi erano sembrate strane e forse un po' distanti, tanto da farmi fare millemila pippe mentali...
Ogni volta che accennavo al viaggio o al fatto che non ci saremmo visti, le risposte erano sempre le stesse: "non ci pensare", "divertiti" e "sarà per un'altra volta".
Bah!
Eppure... In un angolino del mio cervello, dal 28 Dicembre, prendeva corpo un pensiero, alimentato proprio da questi strani comportamenti e da strane frasi buttate lì su FB. Da una parte non ci volevo pensare, non mi volevo illudere, dall'altra era come se sperandoci facessi un torto al mio fidanzato che non faceva altro che parlare di questa fantomatica giornata di Sabato, organizzata nei minimi particolari, durante la quale, finalmente soli, avremmo potuto festeggiare il mio compleanno.
Vederlo lì, in prima fila, ad aspettarmi, ha fatto fare al mio cuoricino acrobazie inimmaginabili: bello come il sole, con i suoi splendidi occhi che mi guardavano e raccontavano tutte le emozioni che anche lui stava provando in quel momento, il sorriso che si apriva sempre di più man mano che mi avvicinavo a lui ed infine quelle braccia forti e rassicuranti in cui mi sento ogni volta a casa.
Venerdì mattina sembrava tornato l'autunno
Il cielo era azzurro, senza l'ombra di una nuvola, il sole era caldo e l'aria tiepida e gradevole.
La tappa da Talmone è obbligatoria, come ogni volta: colazione a base di Croix (era l'ultimo, mi stava aspettando) e Ginseng, che fortunatamente sono riuscita a mantenere nello stomaco, probabilmente anche perchè ero a digiuno praticamente da più di 24h. Gastrite, quanto ti amo... >.<
Ma, si sa, alle cose belle seguono sempre quelle brutte! Potete immaginare la mia faccia quando, arrivati a Piazza Castello, ho scoperto che lui non c'era più! Lui, il mio amico... Colui con cui ogni volta ho fatto la prima di tantissime foto, come questa
Al suo posto il vuoto...
ç____ç un minuto di silenzio per favore...
Passato questo insopportabile dolore, la mattinata è passata tra piacevoli passeggiate e giretti nei negozi, uno su tutti La Gardenia, in cui avevo "programmato" di andare per dare un'occhiata all'espositore The Balm.
Ed è proprio qui che sono arrivati i primi regali del mio fidanzato:
Ovviamente farò un post a parte per mostrarvi queste due meraviglie e per raccontarvi un po' le impressioni che ho avuto su questo marchio.
A pranzo siamo stati da Buster, che, per chi non lo sapesse, è una sorta di Starbucks, in cui abbiamo gustato un'ottima quiche io ed una ricca insalata il mio fidanzato. L'insalata doveva essere particolarmente buona visto che a fine pranzo lui ha deciso di tuffarci dentro l'Iphone -__-" (Iphone che aveva già annegato la mattina stessa in bagno O.o).
E per concludere degnamente il pasto, non poteva mancare una deliziosa fucsio-donut:
La sera, il mio fidanzato ha finalmente realizzato uno dei suoi "sogni" ovvero portarmi al Befed a mangiare il polletto. Così, in compagnia di due colleghi e delle rispettive, deliziose compagne siamo andati in questo posto davvero caratteristico.
Tony mi aveva raccontato a grandi linee che tipo di pub fosse ma non immaginavo una cosa così sfiziosa.
L'ambiente è rustico e accogliente, le luci calde, perfette con l'arredamento in legno scuro.
Nonostante il pavimento ricoperto di bucce di arachidi, il locale è estremamente pulito ed invitante.
L'odore di pollo arrosto stuzzica le narici non appena si varca la soglia, facendo pregustare l'arrivo del piatto.
Il pentolone di arachidi da cui chiunque poteva attingere a piene mani.
Un modo perfetto per ingannare l'attesa e placare la fame.
Ed infine lui, il protagonista!
Durante tutta la serata, il mio fidanzato non ha fatto altro che guardare l'orologio in attesa del ritorno in camera e del fatidico momento del regalo. Non la smetteva di fare il conto alla rovescia e di dire che non vedeva l'ora, tanto che, quando la cena è finita, alle 23:00 circa, eravamo convinti di andare a prendere un caffè e rientrare... Ma invece no!Ci siamo ritrovati da Buck's, un pub del centro, ad attendere un disgustoso cocktail e giocare a "Cervellone"
Tra urla, risate e chiacchiere è passata la mezzanotte, con tanto di conto alla rovescia e auguri.
Stanchi e contenti siamo rientrati che erano passate le due. Trentunenne già da due ore...
Ed è arrivato, finalmente, il momento di questo tanto annunciato regalo. Devo ammettere che ero un tantino emozionata e ansiosa anche io.
Chi legge il blog con costanza sa benissimo che la generosità del mio fidanzato non ha limiti e che non posso aprire bocca o guardare in maniera diversa una cosa che è matematico che questa cosa diventi mia nell'arco di breve tempo, ma se c'è una cosa che Tony proprio non è mai riuscito a fare in 14 anni suonati che stiamo insieme sono le sorprese! Proprio non è capace, è più forte di lui. E' talmente euforico e contento di avermi comprato qualcosa che me lo dice dopo due minuti. Se anche ci prova a tenermelo nascosto, le mie domande lo fanno puntualmente capitolare, oppure riesco ad indovinare senza problemi, conoscendolo meglio di chiunque altro. Ma stavolta non solo è riuscito ad arrivare fino all'ultimo momento nonostante le mie domande e le mie pressioni, ma si è davvero superato!
In una bellissima shopping bag di Camomilla, incartata in una vaporosa velina fuchsia, c'era una splendida borsetta di Hello Kitty a tiratura limitata, di cui adesso possiedo il sesto esemplare di cento.
Già alla vista della borsa mi erano venute le lacrime agli occhi, lacrime che sono strabordate quando all'interno ho scovato il "vero" regalo, che mi ha dato l'ennesima conferma di quanto il mio fidanzato sia la perona più sensibile, generosa e altruista del mondo... E non solo lui!
I miei presentimenti si erano rivelati esatti ed avrei trascorso il mio compleanno con tutta la mia lovvofamiglia!
Non riuscivo a dire una parola, tutta la mia gratitudine nei confronti della persona che dà un senso alla mia vita si esprimeva solo con le lacrime, accompagnate finalmente dal suo racconto nei minimi dettagli di come tra mille difficoltà era riuscito ad organizzare tutto, con l'aiuto ovviamente di tutti i nostri amici, gli stessi disgraziati che nell'ultimo periodo erano stati strani e scostanti.
Ero così felice che nemmeno la notizia che ci saremmo dovuti svegliare dopo solo due ore è riuscita a smorzare il mio entusiasmo (in realtà quando ho visto l'orario del treno le lacrime di gioia si sono trasformate in lacrime di disperazione O.o).
Sul treno per Milano, sabato mattina, mentre qualcuno se la dormiva alla grande, non facevo che pensare a quanto io sia fortunata ad avere intorno a me tutte queste persone speciali, persone che si sono mosse da tutto il centro-nord per raggiungermi a Milano e festeggiare il mio compleanno.
C'era la zia mia, Monica, che veniva da Bologna, Paola da Verona, Francesca con la sua splendida famiglia che si muoveva da Rimini, Chiara con il suo fidanzato, una splendida coppia, che ci seguiva da Torino, Micht che si era alzato all'alba per partire da Sondrio ed infine Fede, di Milano, che si è data da fare per far in modo che tutto fosse perfetto.
La mia gioia era letteralmente incontenibile ed esplodeva ogni volta che uno di loro faceva capolino dal rispettivo treno. Di corsa ricoprivo la distanza che ci separava per poi buttare le braccia al collo del malcapitato/a di turno. Stavo anche per atterrare la zia, ci siamo tenute in equilibrio per miracolo XD
Dopo quasi una settimana, riesco ancora a sentire quelle emozioni, le loro braccia, i loro baci, vedo i loro sorrisi e sento la loro reale gioia di essere lì tutti insieme.
Le voci si sovrapponevano in un'ondata di isteria generale, aneddoti, chiacchierate segrete su FB, nomi in codice e tutto quello che aveva caratterizzato la cosiddetta "Operazione Lovvore Segreto": la zia era il "boss" e non poteva essere diversamente visto che lei in queste cose ci sguazza, Tony mio era, ovviamente, "soldato" e tutti gli altri erano la "truppa".
E io? Il FUXIOPACCHETTO of course! XD
Era da Novembre che si stavano organizzando, non ci posso pensare...
Questo è un esempio delle conversazioni che avvenivano tra di loro, l'ultimo messaggio inviato a soldato da boss, sabato all'alba:
Ma chi pensa che le sorprese sono finite qui si sbaglia di grosso, come mi sbagliavo io...
Dopo una breve passeggiata per il centro di Milano ed un veloce giro al Disney Store, siamo arrivati al ristorante, in cui ad attenderci c'era una lunga tavolata che occupava mezzo locale.
Eccola qui, la mia lovvofamiglia:
Non sono bellissimi?
Uniti in tutto, come dimostra questa foto O.o
L'armata dei Kindle!!! E mancava il mio che avevo lasciato a Torino!
Dopo aver mangiato dei piatti ottimi (se penso al risotto squisiterrimo che non sono riuscita a mangiare mi viene da piangere), ho cominciato a chiedermi ed a chiedere al mio fidanzato quando ce ne saremmo andati da quel posto, cominciava a farsi strada la paura che il cameriere da un momento all'altro ci avrebbe "invitati" a sloggiare.
Ma tutti sapevano cosa stavamo aspettando. Tutti tranne me, ovviamente.
Alla fine del pranzo sarebbe dovuta arrivare la fuxio-torta, un dolce fatto apposta per l'occasione, interamente ricoperto da panna del mio colore preferito. Avevano pensato a tutto, nei minimi dettagli.
Peccato che non hanno pensato all'inettitudine di alcune persone che hanno spento la cella frigorifera (questa è la versione ufficiale che ci hanno fornito) e hanno lasciato che la mia bellissima torta si sciogliesse, sostituendola con questa:
Bellissima, non c'è dubbio, buona ovviamente e freschissima, anche perchè appena fatta, ma la delusione per la mancanza della fuxiotorta ha adombrato per un attimo i volti di tutti, del mio fidanzato, della zia e di Fede, che si era occupata dell'ordinazione, in particolar modo.
Fortuna che ci sappiamo riprendere velocemente e questo è subito diventato un altro aneddoto da raccontare ed un altro ricordo al quale tra qualche tempo sorrideremo.
E ancora non era finita qui, dopo il dolce sono arrivati i regali... Credetemi, ero senza parole...
Già alla vista della collana non ci potevo credere, ma quando ho scartato la maglietta e ho visto le foto che immortalavano i momenti che abbiamo vissuto insieme, dalla prima all'ultima volta che ci siamo visti, non ho potuto trattenere le lacrime e me li sono abbracciati, di nuovo, tutti, piangendo e ridendo e ringraziandoli per tutto, lasciando per ultimo il mio fidanzato che mi regala un sogno ogni giorno e che sabato mi ha mostrato un altro angolo di paradiso.
La ciliegina sulla torta è stata la neve. Qui al sud non la vediamo nemmeno con il binocolo, quindi potete immaginare il mio entusiasmo quando hanno cominciato a venire giù dei corposi fiocconi
Una persona ha detto che questo è stato "il compleanno più bello che potrò mai avere in vita mia". Non sono d'accordo. Sicuramente è stato uno dei più belli in assoluto e sarebbe stato perfetto se ci fossero stati i miei genitori ed un altro paio di persone a cui tengo molto, ma ce ne saranno altri altrettanto belli, perchè queste fantastiche persone fanno parte della mia vita e lo faranno sempre e anche ricevere una telefonata da loro renderà ogni ricorrenza speciale.
Colgo l'occasione per ringraziarvi, di nuovo, col cuore, di tutto ciò che mi avete regalato e che continuate a regalarmi. Quando dico che siete speciali, lo penso davvero.
Sfinita, di nuovo sul treno per il ritorno, sapevo che la giornata per me, per noi due, non era ancora finita. E infatti, il tempo di una doccia veloce, e di nuovo fuori per raggiungere un locale in cui Tony voleva portarmi da tempo: Miseria e Nobiltà
Amante di Totò e della Pizza, non potevo non adorare il posto ed ogni prelibatezza che ci hanno portato:
Le chiacchiere, antipasto tipico del locale
E le pizze:
E come se non fosse bastato tutto quello che aveva fatto fino a quel momento, il mio fidanzato ha pensato bene di stupirmi fino alla fine:
Arrivata in camera, nel letto, non facevo che ripensare a tutte le emozioni che avevo provato durante la giornata, ancora incredula che proprio io avessi beneficiato di tanto lovvore. Sono consapevole di non meritare tutto questo e ringrazio ogni giorno per aver incrociato le strade di tutti loro.
Anche Monica, la zia mia, ha scritto un post su questa folle giornata, l'ho condiviso sulla pagina FB, ma per chi se lo fosse perso ECCOLO QUI.
La domenica è trascorsa tra la contentezza di avere ancora un'altra giornata per stare insieme al mio amore e l'amarezza di dover partire ed allontanarmi dal teatro di uno dei momenti più belli della mia vita.
"Oggi lo dedichiamo a te" mi ha detto. Come se gli altri due giorni li avesse dedicati a chissà chi!
Siamo andati al centro commerciale Le Gru e, finalmente, sono andata da MAC... Ma questa è una storia che vi racconterò in un altro post.
E questi sono gli altri regalini che ha voluto farmi:
L'ora dell'arrivederci è arrivata spietata ed il viaggio di ritorno è stato tremendo, complice una nausea che ha raggiunto livelli epici.Normalmente, quando poi mi ritrovo da sola nella mia cameretta, mi assale una forte malinconia e le lacrime scendono da sole, calde e salate.Stavolta è stato diverso perchè ad attendermi c'era il pacchetto di un'altra persona speciale, Patty, che con le sue parole ed il suo regalo mi ha strappato un sorriso, nonostante la tristezza:
E per completare, vi mostro anche il regalo dei miei zii e dei miei cugini:
Spero di non avervi annoiato troppo. Ci tenevo a mettere fucsia su rosa questi ricordi e ci tenevo a condividerli con voi.
Alla prossima,
Miki.
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