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Un Congresso multifaccia

Creato il 04 gennaio 2013 da Oblioilblog @oblioilblog

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Si potrebbe chiamarlo Effetto Obama quello che si è abbattuto sul Congresso americano. Una volta era affare solo per vecchi uomini bianchi protestanti (i Wasp), ora, almeno nel Partito Democratico, le aperture alle minoranze e alle altre culture sono notevoli.

Talmente notevoli che tra i democratici della Camera dei Rappresentanti i maschi bianchi sono superati da neri, ispanici, asiatici. Ovvero coloro che di fatto hanno consegnato ad Obama il primo e il secondo mandato. Segno il Partito Democratico più del GOP è riuscito a comprendere una società che è cambiata e sta cambiando.

Avanzano le donne, ma non molto: sono 101 su 445, 7 in più rispetto alla precedente legislatura. La maggior parte sono democratiche. Meriterebbero più seggi, visto che i tempi sono ormai matura per un Presidente donna.

In un Congresso dove le sedute sono aperte da una preghiera cristiana, c’è spazio per altre confessioni. La veterana di guerra Tulsi Gabbard è indù mentre Mazie Hirono, originaria di Fukushima, è sia la prima donna asiatico-americana a entrare nel Congresso, sia la prima buddista.

Sono sette gli omosessuali dichiarati tra cui Tammy Baldwin dal Winsconins e Mark Talano, dalla California. Per la prima volta c’è anche una bisessuale: si tratta di Kyrsten Sinema, 36 anni, dall’Arizona.

 

Fonte: Corriere della Sera


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