Adoro i succhiacervelli, tutto quello che riguarda morti viventi, zombie o orde di corpi in decomposizione con un solo pensiero in mente, provoca in me strani e incontrollati fremiti di gaudio e di contentezza.
Non è normale?
Forse...
Ma in fondo, che c'è di male? Sono i mostri più onesti mai creati: non si fanno scrupoli, non sono razzisti, non discriminano su uomini, donne, vecchi o bambini. Per loro siamo tutti uguali, quindi sotto certi punti di vista, il loro comportamento è di gran lunga migliore del nostro (se non si considera che siamo il loro spuntino...).
E allora mi son detto: perché non promuovere questo zombie-power anche alle masse (perlomeno quella piccola schiera di persone che normalmente legge queste pagine) e mostrare al mondo intero le mille e più sfaccettature di questo grande movimento di non morti?
Presto detto!
Ho pensato di dare il via ad una piccola rassegna di cortometraggi dal sapore d'interiora e sangue non proprio fresco, proponendo di volta in volta filmati trovati in rete, più o meno valevoli.
Il primo, quello che apre ufficialmente la saga, che chiamerò Un corto per un morto, s'intitola Zombie and cigarettes. Spagnolo, con una sfilza di premi da far impallidire le più grandi case cinematografiche americane, è stato pubblicato nel 2010 e presenta un modo per sconfiggere gli zombie... decisamente alternativo. Qui il link per spulciarvi tutto questo ben di Dio.
Godetevelo, e per chi fosse debole di stomaco... questo è solo l'inizio!
Tremate, i morti risorgono...
Se vi va di provare un simpatico test, cliccate sul banner qui sotto e scoprite quante possibilità avete di sopravvivere ad una Apocalisse Zombie.