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Un cuore pieno d'amore

Da Pensierospensierato @P3nsi3ro
Un cuore pieno d'amore Uno dei miei passatempi preferiti è scovare simboli e segni nascosti in giro per le città, e indagare su chi li ha posizionati lì, perchè, cosa rappresentano e che cosa nascondono.
Girovagando per Venezia, dalle parti di piazza san Marco, quindi una delle zone più trafficate e che solitamente evito perchè la confusione davvero non mi piace, dalle parti del sestiere di Casetllo c'è un luogo, una zona, chiamata Bragora, ed è qui che si può trovare uno dei sottoportici più bassi di Venezia. Nulla a che vedere con il Sotoportego Zurlin, sul quale circola la leggenda del Fantasma di Campo Ruga, ma si tratta ugualmente di una zona che racchiude un bel segreto...
Sulla volta di questo sottoportico c`è infatti un cuore di pietra rossa, legato ad una storia molto vecchia e molto romantica, sebbene tragica.
Un cuore pieno d'amore Nella casa che sta sopra il sottoportego si racconta vivesse Orio, un giovane pescatore veneziano.
Una mattina di novembre, appena prima che le luci dell`alba si estendessero sulla laguna tingendola di rosa, Orio prese la sua barchetta, e come al solito vogò fino alla bocca da porto di Malamocco, dove gettò le sue reti. Mentre aspettava che le reti ri riempiessero di pesce, Orio udì una voce lamentosa provenire dalla laguna: "Per piacere, liberami, ti prego!"
Orio, spaventato, guardò giù dalla barca ed ecco che dalla laguna scura emersero le mani ed il viso di una splendida ragazza. Orio si spaventò, facendo un balzo all`indietro sul barchino e chiese tremante: "Sei una strega?".
"Non preoccuparti - rispose lei- Mi chiamo Melusina, e non sono una strega".
Gli rivolse uno splendido sorriso e lui, finalmente calmo, le tese una mano per farla salire nella barca. Melusina si sollevò dall'acqua, rivelando che, dalla vita in giù, non aveva gambe, ma una grande coda di pesce. Orio non se ne turbò minimamente, e anzi rimase a parlar con lei fino al sorgere del sole.
Al momento del commiato al giovane pescatore piangeva il cuore e, resosi conto di essersi innamorato di lei, le chiese di poterla incontrare ogni notte. E così fu.
Passò il tempo e passarono le notti, finchè Orio, sempre più innamorato, le chiese di sposarlo. Melusina gli disse che, per accontentarlo, doveva perdere la libertà del mare e ottenere un paio di gambe. Orio insistette e lei acconsentì, ma ad una condizione: fino al giorno delle nozze non si sarebbero potuti vedere di sabato.
Tutto andò liscio per due settimane, ma al terzo sabato il giovane non seppe resistere e si recò come di consueto all'appuntamento. Aspettò ma Melusina non si fece viva.
Un cuore pieno d'amoreAd un certo punto un turbinio d`acque scosse il silenzio, e una grande serpe si dimenò nell`acqua chiamandolo per nome: "Ti avevo detto di non venire! Per un maleficio sono costretta a trasformarmi in serpe ogni sabato". Orio non si spaventò nemmeno quella volta, e le ribadì la sua volontà di sposarla, anche se era un serpente. Melusina ne fu contenta, e dopo pochi giorni i due si sposarono.
Orio e melusina ebbero tre figli, e le cose andavano benissimo, fino a quando, un brutto girono, Melusina non si ammalò.
La sua era una grave malattia, che le aveva colpito il cuore, e dopo tante sofferenze alla fine la poveretta morì. Poco prima di morire, però, espresse il desiderio di esser sepolta in mare, e Orio, col cuore infranto, non poté far altro che accontentare la sua amata sposa defunta.
Orio, da solo in casa coi figli e il lavoro da badare, non sapeva come fare. Ma qualcosa di strano avveniva in quella casa: ogni volta che rincasava, infatti, trovava sia i figli che la casa perfettamente a posto, e perfino la pentola che bolliva sul fuoco e il pane fresco sulla tavola.
Inizialmente pensò fosse la vicina di casa che veniva a dargli una mano, ora che era rimasto vedovo, ma la donna giurò e spergiurò di non essere lei l'artefice di quei fatti.
Un cuore pieno d'amore Fu così che Orio decise di scoprire chi fosse il misterioso individuo che ogni giorno entrava in casa sua e riordinava tutto.
Nascosto dentro un armadio si mise attento, ma la stanchezza ben presto lo colpì e cadde in un sonno profondo.
Furono i rumori di stoviglie che cozzavano le une sulle altre a risvegliarlo, e aprendo un po' l'anta dell'armadio si avvide di una grossa serpe scura che strisciava sul pavimento.
Spaventato, Orio uscì dal suo nascondiglio e con la scopa colpì la serpe fino a ucciderla.
Da quel momento la casa e figli rimasero di colpo trascurati.
Con immenso dolore, Orio si rese conto allora che la serpe era la sua Melusina e lui l`aveva uccisa definitivamente.
A ricordo di questa storia un cuore in pietra è stato posto dove in origine fu la casa di Orio e Melusina.

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