Titolo: Un delitto avrà luogo
Autore: Agatha Christie
Editore: Edizione speciale per Corriere della Sera su licenza della Arnoldo Mondadori S.p.A.
Pagine: 311
Prezzo: 6,90 euro (più il prezzo del quotidiano)
Sinossi (tratto dalla quarta di copertina del romanzo):
A Chipping Cleghorn, tranquillo villaggio della campagna inglese, la vita scorre monotona, scandita da avvenimenti di scarsa importanza subito registrati dal quotidiano locale, apprezzato soprattutto per la rubrica degli annunci a pagamento. Un bel giorno, in mezzo ai messaggi personali, ne compare uno insolito: “Un delitto avrà luogo venerdì 29 ottobre alle 18.30 a Little Paddocks. Si pregano gli amici di voler prendere nota di questo avvenimento che non sarà più ripetuto”. Questo programma viene effettivamente rispettato: alla presenza dei tanti curiosi accorsi a Little Paddocks pensando di partecipare a un gioco di società, infatti, qualcuno riesce a portare a termine un vero omicidio. La polizia è sconcertata, incapace di risolvere il caso. Solo l’angelica Miss Marple, capitata come sempre al posto giusto, riuscirà a venire a capo del problema.
Commento: Un piccolo villaggio nella campagna inglese non è il posto più eccitante e pieno di vita che ci sia, questo è indubbio. E infatti nemmeno Chipping Cleghorn sfugge al cliché. Nulla di eccitante vi succede. Tutto scorre nella più completa piattezza e monotonia. Una monotonia formata da tanti piccoli fattarelli di poca o nessuna importanza. Piccoli accadimenti che il giornale locale registra e propina in pasto ai propri affezionati lettori. Sarà però proprio questo giornale locale a dare il via, grazie a un annuncio pubblicato in mezzo agli altri annunci personali, tra qualcuno che vende una qualche carabattola e qualcun altro che offre se stesso o i propri servigi. Si tratta di un annuncio straordinario nel proprio genere. Qualcuno, un buontempone pensano i più, annuncia che un determinato giorno a un’ora ben precisa, un delitto avrà luogo in una delle villette che formano l’abitato di Chipping Cleghorn.
Tutti pensano ad uno scherzo o, tutt’al più, ad una specie di gioco investigativo organizzato dalle abitanti di Little Paddocks, il villino scelto quale teatro del fantomatico “delitto annunciato”. Sono così in molti ad accorrere sulla “scena del crimine” convinti di prendere parte a una sorta di sceneggiata in salsa gialla. Quando però l’annuncio si rivela veritiero e un delitto ha effettivamente luogo all’ora stabilita nel luogo annunciato tutto cambia. I partecipanti alla serata sono tutti variamente sconcertati e questo stato d’animo è comune anche a quanti dovrebbero cercare di risolvere il delitto. Quando poi al primo delitto ne seguono un secondo e poi un terzo il caso sembra destinato a rimanere irrisolto. Fortunatamente a Chipping Cleghorn è presente anche l’ineffabile Miss Jane Marple che, con la sua infallibile sagacia e il suo acume riuscirà a sbrogliare la matassa portando alla luce una verità nella quale, come in tutti o quasi i gialli che si rispettino, la cui base è sempre o quasi rappresentata da un qualche fatto drammatico, il dolore, patito e mai superato né sopito, la fa da padrone.
L’autrice (dal sito it.wikipedia.org):
Agatha Christie (Torquay 15 settembre 1890 – Wallingford 12 gennaio 1976), all’anagrafe Agatha Mary Clarissa Miller, è stata una giallista di fama mondiale. È la scrittrice inglese più tradotta al mondo, superando sotto questo aspetto persino un altro grande della Letteratura qual è William Shakespeare. Scrittrice molto prolifica e poliedrica, ha pubblicato anche romanzi rosa sotto lo pseudonimo di Mary Westmaccott, ha legato la propria fama soprattutto al genere giallo del quale è diventata la Regina assoluta, dando vita a personaggi entrati nel gotha della narrativa gialla quali l’infallibile vecchietta dagli occhi cerulei, al secolo Miss Jane Marple e l’investigatore belga dalla testa ad uovo e dagli inconfondibili baffetti, Monsieur Hercule Poirot. La Christie è stata insignita del titolo di Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico nel 1956 e di quello di Dama di Commenda dell’Ordine dell’Impero Britannico nel 1970.
di Riccardo Mainetti