Un derby molto sottotono (By Bruce Wayne)

Il derby del 26 maggio, con cui Roma e Lazio si contenderanno la Coppa Italia – e la conseguente qualificazione in Europa League –, sembra registrare fin da ora una situazione piuttosto critica per il calcio della capitale. Da un lato, infatti, quello che un tempo sarebbe stato un evento in grado di mobilitare tutta Roma è riuscito, ad oggi, a far vendere appena 40.000 biglietti (grossomodo la metà dei posti a sedere dell’Olimpico); dall’altro i pronostici immaginano una partita ad elevati tassi di tatticismo ed a bassissimi tassi di spettacolo, tanto che secondo molti il tutto verrà deciso dai calci di rigore. Una situazione insolita, se si considera che quel che si sta attendendo è il derby. A tutto questo bisogna aggiungere che quest’anno i match tra Roma e Lazio, in campionato, hanno dato vita a spettacoli tutt’altro che edificanti, con scontri tra tifosi da cui son venuti fuori anche morti e feriti. Un dato, quest’ultimo, che non può essere certo riferito solo al derby romano, ma che sicuramente contribuisce, ora, a creare quest’atmosfera sospesa, in cui a far la parte del leone non è tanto l’attesa della vittoria ma la speranza di non dover assistere a nuove violenze.

Insomma, questa finale di Coppa Italia sembra essere la degna conclusione di una stagione che – soprattutto in casa Roma – tutto è stata meno che entusiasmante. Dopo gli alti e bassi con Zeman e le tensioni in spogliatoio con De Rossi e Osvaldo, infatti, la società giallorossa si è affidata alle cure del pur volenteroso Andreazzoli, che tuttavia non è riuscito mai a risollevare per davvero le sorti della squadra. Né d’altronde la Coppa Italia – qualora venisse conquistata – potrebbe rimettere animo nello spogliatoio e tra i tifosi, visto che comunque si tratterebbe di una parentesi felice in una stagione che già prevede, sia pur in forma ufficiosa, di affidare alle mani di Massimiliano Allegri le cure di un progetto che da diversi anni stenta a prendere avvio. Nella speranza che l’ex tecnico milanista non si impantani come hanno fatto i suoi predecessori Luis Enrique e Zeman…