INCHIESTE (Milano). Calciolab sta esaminando in modo approfondito la relazione tra procuratori e società nello sviluppo del contratto dei calciatori. Il pezzo portante di questa inchiesta evidenzia come nel bilancio della Juventus sia evidenziato un importo destinato ai suoi agenti se Pogba, talento purissimo, rimarrà in casa bianconera nel corso del tempo. Naturalmente stiamo parlando di accordi perfettamente possibili, ma anche di accordi che evidenziano nei fatti delle dinamiche un po’ ansiose delle stesse società nei confronti degli agenti del calciatori. Camminando per i corridoi della Lega Calcio abbiamo deciso di approfondire il discorso con un dirigente, molto gentile, di una delle prime 7 squadre della classifica di serie A che, per ovvie ragioni, ha commentato la cosa preferendo rimanere nell’anonimato.
Secondo questo dirigente, la modalità “ti dò la fee divisa per anni così ti invito a far restare il calciatore” è, per usare le sue parole, “parte di un accordo che sta dentro i regolamenti ed è perfettamente legale visto che è all’interno di una contrattazione privata. Certo è che il club che detiene giocatori di talento cerca anche attraverso questo mezzo di crearsi il presupposto di tenere il giocatore tranquillo nel corso delle stagioni”. Nel cercare di carpire più particolari sul rapporto, molto difficile, tra procuratori e club (tra l’altro un club in questo caso che ha molti talenti), il dirigente si è anche lasciato andare a una considerazione. “Se sostenete che i procuratori hanno assunto una posizione dominante nel mercato – ha laconicamente commentato – posso confermare che è un’idea che riflette il mio pensiero. Ormai l’ansia c’è sempre e la difficoltà a mantenere tranquillo un calciatore per riuscire a valorizzarlo nel giusto modo è sempre più alta”.