Un elenco parziale di tutto ...

Un elenco parziale di tutto ciò che c'erano negli undici scatoloni del mio trasloco: Boris Vian, James Joyce, Knut Hamsun, D.H. Lawrence, Jean Rhys, Josè Saramago, Douglas Adams e tanto, tanto Hemingway; Un piccolo panda. Sì, un panda di peluche, alto non più di quattro o cinque centimetri, e con un'espressione dipinta in volto come a dirmi "posso venire con te? posso? eh? eh?"; Dei manuali di linguistica dei quali già ho dimenticato ogni cosa; Il vasetto di questa povera piantina, che, no, non sopravvisse molto; Il tostapane, reliquia di quando non sapevo cucinare neanche coi sughi pronti; Un sacco di vestiti - ma proprio tanti, anche di quelli che non consideravo più, come la camicia a maniche corte che comprai da Primark per un prezzo ridicolmente basso, o la felpa della Cecoslovacchia ai mondiali del '70; Ancora libri, libri, libri: ma quanti cacchio ne avevo? Il computer, che sta a me come Ronzinante a Don Quixote; Il basso, qualcuno ricorda ancora perchè? I sogni, le speranze e le paure di un ragazzino di diciott'anni che, qualche anno fa, ancora non si rendeva conto che quella piccola città in salita, abitata da spacciatori e dottorandi, l'avrebbe reso (forse) un uomo.

Pubblicato da JonLivingstone | Commenti Tag: dolceamaro, vita di andrea aka jon