Non avendo nulla da fare, mi sono scritto un’email. Un’email a me stesso, il giorno che ho compiuto 20 anni. L’ho inviata al mio indirizzo email di allora.
Il me di oggi ha ricevuto indietro un messaggio di non ricezione
Mi chiedo cosa abbia ricevuto il me di 14 anni fa.
Caro Me,
Oggi compi 20 anni. L’anno prossimo volerai lontano per la prima volta, dietro ad un sogno che hai inseguito per tanto e sarà forse il momento in cui, col tempo, capirai due cose importanti: che inseguire i sogni non è tempo perso fintanto che muovi il culo per raggiungerli e che dovrai imparare a fare i conti con la tua abilità di affidarti troppo alle emozioni.
Le emozioni sono importanti, sono quelle che ci permettono di ponderare le decisioni che prendiamo, non perderle mai. Allo stesso modo, non lasciare che queste ti travolgano o andrà a finire che non sarai più tu a decidere ma lo farà qualcun altro per te.
In questo periodo della tua vita ancora senti una fede forte dentro. Tienila, fintanto che essa dura, credere in qualcosa è importante, è una delle cose che ti farà sentire sicuro e sicurezza è ciò che spenderai tanto tempo a cercare. Non confondere però la tua fede con la sottomissione a qualcosa di estremamente terreno fatto dagli uomini, che finirà col farti sentire sbagliato. Sbagliato è lasciare che gli altri scelgano per te. Sbagliato è abusare dell’espressione “contro natura”. Ci metterai un po’ ad arrivare a questa conclusione, ma ci arriverai e quando succederà trova ciò che ti rende felice e fallo: ciò sarà del tutto naturale.
Hai 20 anni, questo è il momento degli errori e delle cazzate. Di errori continuerai a farne a iosa ma sono le cazzate quelle che ti mancano e mi piacerebbe che tu ne facessi un po’ di più. Osa e non aver paura perché a meno che tu non decida di rapinare una banca, sono poche le cazzate per le quali non ci sarà rimedio. Ma alla fine ci avrai guadagnato una lezione imparata (rifarai comunque lo stesso errore, stanne certo) e un po’ di divertimento. Ecco, secondo me è questa la differenza tra errore e cazzata: quest’ultima non è che un errore, ma con un’aggiunta di divertimento.
Muoviti, corri, salta, nuota: quello che vuoi ma fai dello sport. Non ti inlarvire!
Hai 20 anni e avrai tutta la vita per lavorare e per rimanere incastrato in un’idea di posto fisso che in realtà non esiste, non lasciare che queste convenzioni ti taglino le ali perché ci metterai tanto, troppo tempo per liberartene. Vola, prima che sia troppo tardi! A volte ti sembrerà di ferire chi ti ama ma non inseguire la propria felicità per chi ti vuole bene non è un gesto d’amore né verso se stessi né verso l’altra persona: è solo codardia che prima o poi finirà per fare male ad entrambi.
Canta e balla. Sei stonato come una campana e non sai ballare, ma non vergognarti di farlo. Canta come se non ci fosse un domani mentre sei in macchina e quando ti accorgi che il tizio nella macchina di fronte ti sta guardando, fregatene: gli avrai dato un motivo per farsi due risate con gli amici, buon per lui. Usa quello che ti passa per le mani come microfono e cantati il cuore (in playback, ovviamente) sulle note di What’s Up. Poi ti sentirai meglio.
Amati e mettiti in testa che l’egoismo è come il caffè: preso a piccole dosi ha dei benefici. Forse perderai quella fede di cui parlavo prima o lei perderà te, ma ci sono dei dettami che terrai dentro e farai princìpi di vita. Benché “Ama il prossimo tuo come te stesso” sia uno di quelli, ci vorrà del tempo prima che tu capisca che “come te stesso” è il perno su cui si regge “ama il prossimo tuo”. Se non ami te stesso non puoi amare l’altro da te e per amare te stesso a volte ci vuole una sana dose, non letale, di egoismo. Non sostituire quel perno con del buonismo perché la parte del bravo ragazzo, alla fine della fiera, non ti servirà a nulla.
Goditi i capelli lunghi finché puoi.
Viaggia. Anche se dovessi spendere ogni singolo centesimo che guadagni, viaggia. Esplora e non aver paura di provare.
Non spendere così tanto tempo solo. Passare del tempo con gli altri è importante, così come lo è fare in modo che gli altri non ti lascino andare perché tu preferisci la solitudine a loro. Saper guardarsi dentro è una bella dote ma a volte si finisce in un parossismo solo per cercare dentro qualcosa che invece è fuori. Ti senti un disadattato, non c’è posto per te: non fa nulla. Continua a cercare, arriverà.
Allo stesso modo non dimenticare come si fa a stare soli e bene con se stessi. Questa è una tua qualità, non perderla.
Qualità. Ne hai! Non mandarle sprecate! Scrivi, quanto vuoi, dove vuoi, di quello che vuoi, ma continua a scrivere. Non puoi capire ora quanto il tuo diario sarà importante tra qualche anno, raccontagli e non smettere di farlo. Scrivere è importante per te ed è uno dei mezzi di comunicazione che ti riesce meglio. Cerca solo di mettere da parte la tua innata pigrizia e la tua capacità di non concludere nulla di ciò che inizi perché queste due cose, caro mio, saranno ciò che ti impediranno di essere quello che puoi essere.
Ricorda: se cominci a fare oggi quel che devi fare invece di rimandare tutto a domani, probabilmente arriverai alla mia età che avrai fatto tutto. O quasi.
Questa è l’età che comincerai a definirti un “social smoker”, un fumatore del sabato sera, senza mai iniziare davvero ma senza mai neanche smettere. Non iniziare per niente.
Per finire, due cose:
1. Non preoccuparti se ancora non sai cosa vuoi fare da grande. A 34 anni ancora non lo avrai capito.
2. Ricorda che tu sei la persona più importante della tua vita. Lotta per chi vuoi, ma non prima di aver lottato per te.