Un'epopea femminile ne "le figlie di hanna"

Hanna, Johanna e Anna sono le protagoniste di questo romanzo di Marianne Fredriksson. Hanna, giovane costretta a crescere in fretta dopo aver subito una violenza, trova una sorta di riscatto nel matrimonio con il mugnaio della zona, con il quale alleverà il piccolo Ragnar avuto a tredici anni. Ma la ferita della giovinezza la lascerà per sempre una donna dura, incapace di manifestare i sentimenti se non in rare occasioni. Al mulino sul confine tra la Norvegia e la Svezia nasceranno altri figli tra cui l'ultimogenita Johanna. Si mescolano poi altri personaggi, come la zia Astrid, sorella di Hanna e via via che il tempo passa la moglie di Ragnar, Lisa e altri. La famiglia, trasferita in città, lascia per sempre il mulino. Johanna diventa una ragazza forte,indipendente, bene diversa da ciò che erano le aspettative materne. La figlia Anna, molti anni dopo, racconterà le loro storie, allontanandosi per sempre dalla casa paterna dopo la morte dei genitori e, come Hanna, consapevole che in certi posti non si potrà più ritornare.