Keiichi Hara potrebbe essere definito come “il nuovo poeta dell’animazione Giapponese”. Il suo stile narrativo, lento e con una forte impronta ambientalista, è una via di mezzo tra quello di Miyazaki e Hosoda.
Un’estate con Coo è la storia di un Kappa: (spirito della cultura tradizionale Nipponica che rappresenta un Dio dell’acqa), ritrovato da un bambino (Koichi). La famiglia di Koichi decide di adottare la creatura, con tutte le conseguenze del cass, dandogli il nome Coo.
Il film scorre lento e sereno, ma anche con momenti di profonda drammaticità e di critica al genere umano. Un po’ statiche le animazioni prodotte dallo Studio Gonzo, compensate però dalla bravura di Hara, che dirige con dinamicita soprattutto le sequenze campestri.
Un’estate con Coo è un omaggio al Giappone più puro, quello della spiritualità e del rispetto per la natura tipici dello Shintoismo; peculiarità che purtroppo sopravvivono solo nelle zone rurali.