Sentire spasmodiche attese in deserti ricchi di miraggi
e frquenti battiti cardiaci di abili scorpioni
oltre ogni limite spazio temporale
oltre la tua parabola discendente che scorre lenta
impercettibile al tuo ego da pescatore siberiano
che mi ricorda quel periodo di territori post-moderni
ricchi di squallidi metalli camuffati da vegetazioni uniche.
Cerco di trovare un'altra strada ai tuoi insopportabili
e sconcertanti tentativi di trovare l'equilibrio che non esiste
oppure di orientarti verso stereotipi di basso contenuto
quando difronte esiste un mondo decaduto soltanto grazie a noi
un mondo che ha pagato i nostri torti
mentre noi ci illudevamo d'esser forti
ascoltando canzoni di artisti ricchi e conosciuti
che ostentavano ricchezza in quartieri malfamati
pieni zeppi di ragazzi tristi, soli e sfortunati
gettati lì per strada a cercare un po' di pane
gettati lì per strada non per destino ma per una scelta
la scelta di noi esseri loschi e ormai scoperti
sì scoperti come assi sopra un tavolo da poker
giocato da sportivi acculturati ed eleganti
che giocavano per ore ed ore intere senza mai fare una pausa
fin quando non arrivano le carte dell'epilogo
le carte che consacrano la nostra esistenza inappagata e fragile
perché il terrore di una vita è la vita.. un'eterna noia mai finita.