Un eterosessuale a capo di Arcigay. Non è un paradosso ma quanto avviene a Bari dove Francesco Brollo, “eterosessuale dichiarato” [nella foto], è stato eletto presidente del comitato locale della più grande associazione gay nazionale.
Se Paola Concia, deputata del Pd, parla di svolta storica (“Perchè gli omosessuali vengano trattati allo stesso modo degli eterosessuali l’opinione pubblica tutta deve fare propria questa battaglia”) e Franco Grillini, presidente di Gaynet, si definisce perplesso (“Non ho idea di come questa elezione sia avvenuta e se l’organizzazione nazionale ne fosse al corrente”), la posizione di Enrico Oliari, presidente dei gay di centro-destra, è netta: “Sono contrario, in GayLib non ci sarà mai un dirigente eterosessuale. Martin Luther King era di colore, non era bianco”. Ironizza invece Fabrizio Marrazzo (portavoce del Gay Center di Roma): “Potremmo dire come battuta che ora siamo pronti a un presidente del consiglio gay”.
Polemizza Enrico Fusco, presidente uscente di Arcigay Bari: “Credo sia un passo avanti nella civilta’ di questo Paese, governato da sedicenti eterosessuali, e dove il movimento omosessuale in tanti anni rappresentato dagli stessi omosessuali, non e’ riuscito ad ottenere nulla”.
E il diretto interessato che dice?
“Io non mi rivolgo alla comunità omosessuale - dichiara Brollo - io parlo con le persone e vivo in una società. E con le persone spero di contribuire a ottenere che la società riconosca i diritti di tutti”
Paolo Patanè (presidente nazionale di Arcigay) e Aurelio Mancuso (presidente di Equalty Italia), infine, puntualizzano che non si tratta di una novità e ricordano la figura di Roberta Palermo, per 11 anni presidente di Arcigay Messina.